La stagione 2020 potrebbe essere l’ultima per Kimi Raikkonen in Formula 1. È lo stesso pilota ad aprire all’ipotesi del suo ritiro a fine anno
Il 2020 potrebbe essere l’ultima stagione in Formula 1 per Kimi Raikkonen. All’età di 40 anni suonati e con ormai oltre 300 Gran Premi sulle spalle, il campione del mondo 2007, nonché pilota più vecchio e più esperto del Mondiale, ha lasciato aperta la porta del suo possibile ritiro dalle corse a fine anno.
“Ho già detto che disputerò questa stagione e poi deciderò”, ha risposto alla precisa domanda rivoltagli da Infobae. “Se continuerò a divertirmi anche in questa stagione, proseguirò. Altrimenti, mi ritirerò”. La scelta di Iceman, ancora indeciso se appendere o meno il casco al metaforico chiodo, dipenderà dunque dal piacere che proverà al volante. D’altronde è proprio questa la spinta che lo ha convinto a portare avanti la sua carriera così a lungo.
Raikkonen sospeso tra voglia di correre e ritiro
“Il motivo è molto semplice: amo correre”, ha proseguito il finlandese. “Non mi interessa molto di tutto il resto, le interviste eccetera, ma mi piace davvero la sensazione dei duelli ruota a ruota. Mi mancavano ed è per questo che sono tornato in F1”, ha aggiunto, riferendosi al suo rientro nel massimo campionato automobilistico dopo i due anni sabbatici 2010-2011 in cui fu attivo nei rally e nella Nascar. Ma, quando arriverà il momento di ritirarsi, Kimi non si guarderà più indietro: “Non penso che questo ambiente di mancherà. Ci sono brave persone e rimarrò in contatto con loro, ma solo questo. Ho trascorso molti anni qui e quando deciderò di smettere sono sicuro che troverò molte altre idee per tenermi impegnato”.
Prima di abbandonare la F1, però, nel 2020 Raikkonen potrebbe ancora battere un record: quello di pilota con più Gran Premi disputati nella storia, che attualmente appartiene a Rubens Barrichello: “Non mi interessa molto nemmeno di quello”, minimizza il finnico. “Non sarà questo primato a rendermi felice. Credo che ci sono molti altri momenti della mia carriera che ricorderò con più piacere del semplice numero di gare che ho corso”.