Il pronostico di Mika Hakkinen sul campionato 2020 di Formula 1: i piloti più esperti, come Hamilton ma anche Vettel, saranno favoriti sui più giovani
Chi è convinto che la Formula 1 riaccenderà i motori per la stagione 2020 come se nulla fosse successo, e che al Gran Premio inaugurale in Austria si riannoderanno semplicemente i fili interrotti nell’inverno scorso dalla pandemia di coronavirus, è destinato a ricredersi.
Quando scatterà il primo semaforo verde del Mondiale, al Red Bull Ring, infatti, saranno trascorsi ben sette mesi di inattività dall’ultima corsa disputata. E questo lunghissimo stop, senza precedenti, potrebbe ribaltare i rapporti di forza attesi, e persino le gerarchie emerse dalle prove pre-campionato di Barcellona, dove Mercedes e Red Bull sembravano in netto vantaggio rispetto alla Ferrari.
Ne è convinto Mika Hakkinen, che ha sostanzialmente avvisato i top team di non cantare vittoria troppo presto: “Non si è mai vissuta una situazione simile”, ha dichiarato il campione del mondo 1998-1999 ai microfoni del quotidiano Helsingin Sanomat. “Nel mondo è avvenuto ogni genere di disastri e la Formula 1 non ha saputo per molto tempo nemmeno se si sarebbe disputata la stagione. Questo, nel breve termine, ha generato un aumento dello stress sia per i piloti che per le squadre, e dunque una crescita della probabilità di errori, che permetterà ad alcuni di ottenere migliori risultati di altri”.
A fare la differenza, secondo il 51enne finlandese, sarà dunque la bravura dei singoli a lavorare sotto pressione. E, sotto questo profilo, ad avere un vantaggio potrebbero risultare proprio gli uomini che possono contare su una maggiore esperienza. “Quando un pilota resta inattivo per così tanto tempo, risalire in macchina è un piccolo shock”, ha proseguito. “Per i piloti esperti questo conta poco, ma quelli inesperti avranno bisogno di più tempo per riabituarsi. L’importanza degli errori sarà enfatizzata: ogni gara dovrà essere perfetta”.
Insomma, stando alle previsioni del due volte iridato, il 2020 potrebbe portare con sé la rivincita dei piloti più stagionati rispetto ai giovani talenti emergenti che hanno fatto boom l’anno scorso. Come a dire che i vari Lewis Hamilton, ma anche Sebastian Vettel, potrebbero surclassare Charles Leclerc e Max Verstappen. Hakkinen avrà ragione?
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