Pecco Bagnaia si gioca il suo futuro nelle prime tre gare della stagione 2020. L’ex campione Moto2 rischia di restare fuori dai giochi come Petrux?
Pecco Bagnaia dovrà preservare la sua sella Ducati con il team Pramac Racing e giocarsela con Johann Zarco. La carriera dell’ex campione Moto2 e allievo della VR46 Academy viaggia già sul filo del rasoio, perché in caso di insuccesso potrebbe faticare non poco a trovare un posto vacante per il prossimo anno. Non ha più l’alone del campione del mondo a sua difesa, né la scusa di essere un rookie della MotoGP. Non può più nemmeno sostenere di non avere la stessa moto dei piloti più importanti del produttore. Con la sua GP20, dovrà sicuramente convincere. Altrimenti, Johann Zarco potrebbe prendere il suo posto…
Alla Ducati stanno pensando già al futuro e hanno preso drastiche decisioni. Jack Miller salirà nella squadra ufficiale dal 2021 e ha messo fuori dai piani Danilo Petrucci. Al suo posto in Pramac arriverà Jorge Martin, di conseguenza Pecco Bagnaia ora sa cosa deve aspettarsi: dovrà cancellare i dubbi nati su di lui dopo una prima stagione deludente del 2019. Paolo Ciabatti ha dichiarato che le prime due o tre gare verranno utilizzate per valutare la situazione. Ma almeno il giovane della VR46 Riders Academy ha avuto una possibilità, al contrario di Petrux.
Pecco Bagnaia ha ricevuto il messaggio. E per mostrarsi in una luce migliore, dovrà ricalibrare la mente. Per questo, dovrà dimenticare Fabio Quartararo e pensare solo ad Andrea Dovizioso: “Quartararo è stato un po’ doloroso . È veloce, ma quando ci siamo imbattuti in lui in passato, è sempre venuto dietro di me. Guardarlo andare così veloce in MotoGP è stato difficile – ha detto al ‘Corriere dello Sport’ -. Ha fatto un ottimo lavoro, è uno dei giovani più talentuosi. L’idea è di tornare a stare davanti a lui. Lui e tutti gli altri”.
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Quest’anno potrà contare sulla quarta Desmosedici factory e giocarsela alla pari con i suoi colleghi di marca. “La Ducati mi ha dato il meglio e sono felice. Penso che possiamo essere competitivi. Quest’anno mi sento più vicino a Petrucci e Dovizioso. Guidare la Ducati mi ha portato a imparare molto. Sono sempre stato un pilota molto fluido e con questa moto devi lavorare molto. Fisicamente è estenuante”. Per provare ad andare forte avrà un solo punto di riferimento: “Al momento il pilota che sa essere più forte e che conosce meglio questa Ducati è Andrea Dovizioso”.
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