Così Yamaha si sta preparando ai piani anti contagio della MotoGP

Come prevedono i protocolli contro il coronavirus, la Yamaha avrà in pista un massimo di 45 tecnici, tutti equipaggiati con le mascherine, spiega Meregalli

Valentino Rossi in sella alla Yamaha MotoGP (Foto Mirco Lazzari gp/Getty Images)
Valentino Rossi in sella alla Yamaha MotoGP (Foto Mirco Lazzari gp/Getty Images)

Come tutte le altre squadre del Motomondiale, anche la Yamaha non vede l’ora di riprendere a correre dopo lo stop per il coronavirus, seguendo il calendario reso noto ufficialmente ieri dalla Dorna. Ma allo stesso tempo la Casa dei Diapason è ben consapevole che la attende una MotoGP ai tempi del coronavirus molto diversa da quella che conoscevamo prima.

“Finalmente l’attesa è conclusa”, esulta il team manager Maio Meregalli. “Credo che l’annuncio di un calendario 2020 aggiornato sia una notizia positiva per tutti gli appassionati della MotoGP, almeno quanto lo è per noi, per i membri del nostro team e per i nostri piloti. La sosta temporanea dell’attività motoristica è stata, ovviamente, cruciale, ed è stata la scelta giusta, perché tutti dovevamo fare la nostra parte nella battaglia contro il Covid-19, ma ora possiamo guardare avanti verso tempi migliori. Questo non significa, però, che la MotoGP sarà al 100% la stessa di prima”.

Yamaha, meno tecnici e tutti con le mascherine

Tutti i team saranno infatti chiamati a seguire un dettagliato protocollo di sicurezza creato dalla Dorna, che prevede porte chiuse al pubblico, paddock ridotto, misure di sicurezza potenziate, tamponi, distanziamento sociale e dispositivi di protezione individuale. “Ci stiamo preparando per la partenza della stagione ormai da settimane al quartier generale Yamaha”, prosegue Meregalli. “Siamo pronti a partire e a seguire tutte le nuove regole per la salute”.

Anche il marchio di Iwata ha dovuto limitare lo staff tecnico presente in pista ad un massimo di 45 persone: “Abbiamo una squadra ridotta, che lavorerà con mascherine e altri dispositivi di protezione”, conclude Meregalli. “Le gare saranno strane, senza tifosi in pista, che certamente ci mancheranno. Ma credo che possiamo tutti concordare sul fatto che sia grandioso poter finalmente rivedere i piloti in azione in pista”.

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Maio Meregalli, team manager Yamaha MotoGP (Foto Mirco Lazzari gp/Getty Images)
Maio Meregalli, team manager Yamaha MotoGP (Foto Mirco Lazzari gp/Getty Images)
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