A differenza di Mercedes e Ferrari, la Red Bull ha preferito non organizzare alcun test prima dell’inizio della stagione: lo ha deciso Max Verstappen
La Red Bull va controcorrente. A differenza della Mercedes, che ha già girato per due giorni questa settimana a Silverstone con una vettura 2018, e della Ferrari, che seguirà il suo esempio nella seconda metà del mese sulla sua pista di casa di Fiorano, i Bibitari saranno l’unico top team a non organizzare neanche un test prima del Gran Premio inaugurale della stagione di Formula 1 in Austria.
Nonostante il regolamento vieti di disputare prove private con vetture della stagione in corso o di quella precedente, le prime due squadre dello scorso Mondiale hanno deciso comunque di riaccendere i motori, sia per sperimentare i nuovi protocolli e le procedure anti contagio, sia per riprendere familiarità con le operazioni dopo il lungo stop per la pandemia.
“Si trattava di scrollarsi di dosso la ruggine”, ha spiegato il team principal della Mercedes, Toto Wolff, ai microfoni del quotidiano austriaco Oesterreich. “A parte i test invernali, i miei ragazzi non salivano in vettura da sette mesi. Abbiamo anche provato le regole per il coronavirus, come il distanziamento sociale”.
Obiettivi che la Red Bull, evidentemente, non ritiene importanti: a scegliere di non allestire alcun collaudo è stato lo stesso Max Verstappen. “Avremmo dovuto usare una macchina vecchia con gomme diverse, perciò ho preferito evitare”, ha spiegato a Sky Germania. “Credo che mi basteranno tre o quattro giri allo Spielberg per essere di nuovo pronto. Non ci metto mai molto a ritrovare il giusto feeling, perché ho fatto molta pratica insieme a mio padre su come trovare il limite il più in fretta possibile. E finora ha sempre funzionato bene. Corriamo da così tanto tempo che tre o quattro mesi di inattività non saranno un problema”.
Anche il suo ben più esperto collega Kimi Raikkonen è d’accordo con lui: non si sente affatto arrugginito. “Non credo che farà una grande differenza”, gli ha fatto eco Iceman. “Ho continuato ad allenarmi, a tenermi in attività, a fare sport. Ogni inverno restiamo lontani dal volante: stavolta è durata solo un po’ più del solito, ma la sensazione quando torneremo in macchina sarà sempre la stessa”.
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