Pur senza fare nomi e cognomi il boss Mercedes Wolff ha criticato la Ferrari e le ha dato un suggerimento per tornare a vincere.
Il male della Rossa sarebbero gli ordini di scuderia. Questo almeno secondo il Toto Wolff pensiero. In effetti un po’ di ragione il dirigente austriaco ce l’ha. Lo “spettacolo” regalato nel 2019 dal muretto di Maranello è stato a dir poco opinabile tra l’illusione data a Vettel di essere ancora il numero uno del box giusto per non metterlo subito, a stagione appena iniziata, di malanimo, e i maldestri tentativi per non scontentare il nuovo pupillo Charles Leclerc il quale, con finta modestia continuava a proclamarsi interessato soltanto ad imparare, senza dimenticare l’incapacità di arginare una situazione poi trascesa, e come dimostrato dal divorzio a fine 2020 con il tedesco, esplosa.
Dunque, per il 48enne, se il Cavallino non riesce più ad infilare un mondiale sarebbe proprio a causa di questo caos interno che ogni anno sembra replicarsi. “Le gerarchie dovrebbero crearsi in maniera naturale”, ha puntualizzato criticando la scelta della Ferrari, ma pure della Red Bull, di puntare a priori su uno dei due piloti.
“Perlomeno in avvio di campionato entrambi dovrebbero godere di pari opportunità. Da parte nostra cerchiamo di dare la possibilità a tutti e due di lottare per il titolo”, ha sostenuto negando un qualsiasi accordo da prima guida con Hamilton a scapito di Bottas.
Pur comprendendo la decisione di scaricare l’ormai scomodo Sebastian, per il manager viennese la Ferrari avrà un bel da fare anche con il sostituto Carlos Sainz, in quanto, essendo giovane, non accetterà certo di stare alla finestra, ma si impegnerà per emergere e farsi largo.
“Pensare di disporre di un driver numero 1 e 2 non funziona perché ciascuno nutre i desiderio di avere successo. Altrimenti non sarebbero in F1”, ha chiosato con convinzione, anche se resta difficile credere che Lewis e Valtteri partano dalla stessa posizione nella scala delle Frecce d’Argento.
Chiara Rainis
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