Mansell+contro+i+piloti+della+F1+di+oggi%3A+%26%238220%3BSono+dei+fighetti%26%238221%3B
tuttomotoriweb
/2020/06/15/mansell-contro-i-piloti-della-f1-di-oggi-sono-dei-fighetti/amp/
Categories: Formula 1

Mansell contro i piloti della F1 di oggi: “Sono dei fighetti”

Published by
Alessandro

Secondo il Leone Mansell la F1 mitica degli eroi, dei guerrieri capaci di gettare il cuore oltre l’ostacolo è terminata da un pezzo. 

Nigel Mansell (©Getty Images)

In effetti non si può dare torto a Nigel Mansell. Il Circus odierno è popolato perlopiù da ragazzini cresciuti tra videogame e playstation varie, lontani anni luce dallo svezzamento di quelli di un tempo che mangiavo pane e meccanica a colazione, pranzo e cena. Non fosse per l’attenzione mediatica, nettamente superiore a quella degli anni d’oro della massima serie, il compito che spetta ai driver contemporanei è nettamente meno pesante sia mentalmente, sia fisicamente.

In fin dei conti è ancora viva nella memoria di tutti gli appassionati di auto l’immagine dei campionissimi che scendevano dalle loro monoposto con le mani piagate, dalle cambiate infinite su circuiti che toglievano il respiro. Ormai invece l’abitudine è vedere i protagonisti scendere dalle loro macchine al termine di un GP, freschi e pronti per correrne un altro.

“In passato ci sono stati molti driver brillanti che a causa di un piccolo incidente si sono rotti gambe, braccia e magari non hanno più potuto continuare la professione. Adesso invece un errore anche grave non comporta nulla e nessuno si fa male. A malapena sudano e quando escono dall’auto è come se fossero appena stati dal parrucchiere”, ha sostenuto, con ragione, il Baffo britannico al Daily Mail.

Per fortuna nostra dopo il crash che nel 1994 costò la vita ad Ayrton Senna, soltanto Jules Bianchi nel 2014 (ndr. il francese è deceduto nel luglio 2015 dopo diversi mesi di coma) e Anthoine Hubert nel 2019, sono morti in un contesto di competizioni automobilistiche. Un vero miracolo come sa bene il 66enne.

“A cavallo tra gli anni ’80 e ’90 se riuscivi a completare 180 corse ed essere ancora vivo dovevi darti una pacca sulla spalla e congratularti con te stesso per la bella carriera”, l’amara riflessione conclusiva.

Sebastian Vettel e Lewis Hamilton (Foto Charles Coates/Getty Images)

Chiara Rainis

Published by
Alessandro

Recent Posts

Le auto elettriche rimangono proibitive: lo studio le condanna

Il prezzo delle batterie e, conseguentemente, delle EV sarebbe già dovuto calare. Da una analisi…

20 ore ago

MotoGP, Bagnaia fa mea culpa: arrivano parole bomba sulla Ducati

Il bicampione del mondo della MotoGP, Pecco Bagnaia, ha raccontato le sue sensazioni dopo il…

2 giorni ago

Leclerc e le parole che sanno di resa: la Ferrari ha problemi difficilmente risolvibili

Charles Leclerc ha lottato come un leone in Bahrain, ma la Ferrari non è performante.…

3 giorni ago

Il nuovo lusso secondo Honda: svelato il SUV per veri campeggiatori

Il mondo sta cambiando e anche l’automotive è un rifletto di nuove tendenze che si…

4 giorni ago

MotoGP, GP del Qatar: Marquez da infarto, Bagnaia ancora battuto

La tappa in Qatar è stata la più bella dell’inizio di stagione. Nella lotta tra…

4 giorni ago

F1 GP Bahrain, Gara: Piastri domina e manda un segnale al mondiale, Ferrari ancora fuori dal podio

Il Gran Premio del Bahrain vede trionfare Oscar Piastri, mentre Russell evita la doppietta McLaren…

5 giorni ago