Lo stop per l’emergenza Coronavirus, secondo Alvaro Bautista, penalizza il team HRC più di ogni altra squadra del campionato Superbike.
Alvaro Bautista, pilota ufficiale Honda, ha esordito con il nuovo marchio in Superbike collezionando due sesti posti a Phillip Island. L’emergenza Coronavirus ha interrotto il campionato, ma ad agosto le derivate di serie riprenderanno il loro corso.
La stagione 2019 del WorldSBK è stata un grande successo per Alvaro Bautista: con la Ducati Panigale V4R, all’inizio della stagione lo spagnolo ha vinto undici gare consecutive ed era il favorito per la corsa al titolo mondiale. Poi qualcosa è incredibilmente cambiato, la Kawasaki di Jonathan Rea ha piano piano preso il sopravvento e vinto il Mondiale. Il pilota spagnolo è diventato vice campione del mondo prima di cambiare casacca e diventare il nuovo pilota HRC, con cui si pone grandi obiettivi.
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Il Covid rallenta il progetto Honda
Ma una stagione ridotta non gioca a favore della Fireblade, un progetto nuovo che necessita di macinare chilometri e gare. “Penso che per diventare campione del mondo ho alle spalle un’azienda davvero forte, è solo questione di tempo. Non so se sarà in questa stagione o in quella successiva, ma faremo sicuramente tutto il possibile. È il mio obiettivo e anche quello della Honda”, ha dichiarato il pilota spagnolo al sito ufficiale della SBK. “La nostra moto ha molto potenziale, ma dobbiamo continuare a lavorare per trovare tutto nel posto giusto. Non credo che siamo lontani dai migliori piloti, ma dobbiamo cambiare alcune cose in anticipo”, ha aggiunto Alvaro Bautista. “Sono molto fiducioso per il resto della stagione perché siamo stati in grado di dimostrare che possiamo lottare per buone posizioni nelle gare”.
A causa della pandemia di Coronavirus, anche il campionato mondiale Superbike ha fatto una lunga pausa che ha impedito alla nuova Honda CBR1000RR-R di proseguire con lo sviluppo. “Naturalmente la stagione sarà più breve del solito, il che è un male per noi perché abbiamo bisogno di più tempo in pista. In inverno non ci siamo divertiti molto e non siamo riusciti a lavorare come volevamo. Quindi la breve stagione sarà uno svantaggio per noi”.