Il divorzio tra la Ferrari e Vettel continua a scatenare discussioni e battute sarcastiche a distanza tra il Cavallino e la Mercedes.
Non si capisce bene perché, ma l’annuncio di separazione a fine stagione da Sebastian Vettel ufficializzato dalla Rossa il 12 maggio scorso, è stato, ed è ancora, ragione di veleni e commenti ironici da parte degli avversari. Forse per il periodo in cui è stato dato, o magari per via di un campionato neppure iniziato, l’intero paddock ha cominciato ad esprimere perplessità e sorpresa.
In realtà, che l’infatuazione tra la Ferrari e il tedesco fosse passata, era scontato e noto da tempo. Salvo una parvenza di vicinanza in avvio di 2019, giusto per dargli l’illusione di contare qualcosa all’interno del team, tra le parti era calato il gelo e tutta l’attenzione e l’affetto riservato al neo arrivato Charles Leclerc, veloce, belloccio e in apparenza simpatico ed accattivante. Gli ultimi giorni poi ci raccontano una vicenda ancora più amara. Il quattro volte iridato è stato completamente abbandonato ed è sparito da qualsiasi attività della squadra.
Tornando alle polemiche la più recente è stata innescata dal responsabile della Mercedes Toto Wolff il quale, interrogato sull’argomento Maranello aveva espresso sgomento per un licenziamento così anticipato.
“Mi fa piacere che a Stoccarda si sentano di esprimere sempre un’opinione su di noi”, ha dichiarato pungente al quotidiano La Stampa il capo della scuderia modenese Mattia Binotto . “Seb aveva bisogno di pensare al suo futuro, dunque non potevamo ritardare la decisione. Per il resto avendo vinto tanti mondiali si merita una sistemazione in una grande equipe”.
Non contento l’ingegnere nato in Svizzera ha tirato un’altra bordata ad indirizzo della rivale che di certo farà proseguire la saga ancora per un po’. “Personalmente sono stupito che non abbiano ancora rinnovato con Hamilton! Noi avremmo risolto molto più rapidamente al loro posto!”, l’affermazione tranchant.
Chiara Rainis