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Categories: Formula 1

Crolla il mito Ricciardo. Il boss: “Non era il più veloce”

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Alessandro

Definito e retribuito alla pari di un top driver Ricciardo ha ricevuto uno smacco dal suo ex boss che lo ha degradato ad uno dei tanti.

Daniel Ricciardo (©Getty Images)

Alla fine sono in molti a chiederselo. Come mai Ricciardo finora ha potuto godere di uno stipendio appena di poco inferiore a quello di due pluricampioni come Lewis Hamilton e Sebastian Vettel senza aver tra l’altro vinto un granché?

Un buon manager alle spalle e la nomea di essere un pilota dal piede pesante capace di fare sorpassi da amarcord hanno giocato un ruolo cardine nei contratti da lui strappati. Eppure c’è qualcuno che lo conosce bene avendolo avuto in squadra per diverso tempo che avrebbe messo in dubbio questa sua superiorità rispetto ai colleghi.

Intervistato da Formel Austria il responsabile dell’Alpha Tauri Franz Tost, ha proprio preso d’esempio l’australiano per cercare di fornire una spiegazione alla retrocessione subita da Kvyat prima e da Gasly poi dalla Red Bull alla ex Toro Rosso.

“Quando li promuovemmo rispettivamente nel 2016 e nel 2019 non avevamo altra scelta”, ha asserito portando alla luce un problema che da tempo affligge l’equipe energetica, ovvero l’assenza di driver davvero capaci nel suo vivaio. “Nel caso di Daniil con il passaggio di Vettel in Ferrari non potevamo fare altrimenti. Lui però veniva da una sola stagione in F1 e tra l’altro direttamente dalla GP3, il che di per sé era già una sfida. In ogni caso si è sempre dimostrato piuttosto rapido e ha dato vita a buone prestazioni. Se guardiamo alla sua velocità pura e naturale, spesso si è rivelato più forte di Daniel“.

“E’ un driver decisamente dotato, ma per varie circostanze nel main team non ha funzionato”, ha aggiunto giustificando la mossa del talent scout Helmut Marko. “A mio avviso la transizione è arrivata troppo presto. Un po’ come accaduto lo scorso anno con Pierre. Tanti incidenti e pochi risultati hanno contribuito ad oscurarne le capacità”, ha chiosato a proposito del 26enne di Ufa che evidentemente si è trovato al posto sbagliato al momento errato a differenza del 30enne.

Daniel Ricciardo con il plenipotenziario della Red Bull, Helmut Marko (Foto Samo Vidic/Red Bull)

Chiara Rainis

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