Il dottor Sabino Scolletta, direttore del dipartimento Emergenza Urgenza dell’ospedale di Siena, spiega che il fattore tempo è un alleato di Alex Zanardi
L’ultimo bollettino medico sulle condizioni di Alex Zanardi, diramato dal policlinico di Santa Maria alle Scotte di Siena, ribadisce un quadro stabile ma ancora neurologicamente grave. “È sempre sedato, intubato e ventilato meccanicamente”, ha informato la direzione sanitaria. “Il neuromonitoraggio in corso ha mostrato una certa stabilità ma questo dato va preso con cautela perché resta grave il quadro neurologico. Le condizioni attuali di stabilità generale ancora non consentono di escludere la possibilità di eventi avversi e, pertanto, il paziente resta sempre in prognosi riservata”.
Ufficialmente, dunque, i sanitari non si sbilanciano: al momento il campione bolognese rimane in coma farmacologico. Ma quando a parlare è il dottor Sabino Scolletta, direttore del dipartimento Emergenza Urgenza dell’ospedale, pur con tutta la cautela del caso, emerge anche un primo, piccolo spiraglio di speranza e di fiducia.
“Il fatto positivo è che più passa il tempo e più le condizioni restano stabili, più c’è speranza di un recupero”, spiega. “Questa è una buona notizia. Confidiamo nella sua possibilità, siamo tutti fiduciosi. È un grande atleta e lo ha dimostrato e auspichiamo che questo valga anche in questa situazione così impegnativa”.
Il fattore tempo, dunque, può risultare un alleato decisivo di Zanardi. Se la fase di stabilizzazione si potrà prolungare a sufficienza, con un decorso post-operatorio regolare e senza aggravamenti improvvisi, allora tra qualche giorno si potrà già iniziare a ridurre la sedazione o addirittura a sospenderla.
Quel momento sarà il più cruciale per chiarire l’entità dei danni neurologici e alla vista riportati dall’ex pilota di Formula 1, nell’incidente tra la sua handbike e un camion, e se saranno o meno permanenti. A quel punto si potranno fare valutazioni reali sul suo recupero. Di fronte a queste dichiarazioni, dunque, salgono l’emozione e il sostegno ad Alex.
“Siamo piuttosto soddisfatti”, ribadisce il dottor Scolletta. “anche se questo non ci consente di escludere possibili evoluzioni o complicanze. Nei prossimi giorni lo valuteremo neurologicamente se le condizioni ce lo permetteranno. Tornerà il campione di prima? Lo speriamo, siamo qui per questo motivo”.
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