Il nuovo bollettino medico parla di condizioni gravi ma stabili per Zanardi, ma nella notte è emerso un giallo.
No news, good news. Per il momento le condizioni di salute du Alex Zanardi sarebbero esattamente uguali a quelle di ieri sera. Secondo quanto riferito dall’ultimo bollettino medico, il pilota emiliano e campione paralimpico, ricoverato dallo scorso 19 giugno al policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena sarebbe “stabile per quanto concerne la funzione cardio-respiratoria e metabolica, sedato, intubato e ventilato meccanicamente”.
Anche il neuromonitoraggio non avrebbe subito alterazioni “ma questo dato va preso con cautela perché resta grave il quadro neurologico”, precisa il documento che non esclude “la possibilità di eventi avversi”.
Con tutta la cautela del caso, ovviamente, sebbene non ci siano segni di ripresa il fatto che non siano stati rilevati neppure peggioramenti fa ben sperare per il recupero del 53enne, già alle prese con una lotta tra la vita e la morte nel 2011 quando, sul circuito del Lausitzring, perse entrambe le gambe durante una gara di Champ Car.
L’incidente causato da una distrazione?
Tornando agli eventi di venerdì scorso, con il passare delle ore emergono sempre maggiori dettagli sulle dinamiche dello scontro avvenuto durante una manifestazione benefica e che ha avuto come co-protagonista un autotrasportatore, subito iscritto nel registro degli indagati come atto dovuto.
A quanto, un ciclista di Sinalunga che si trovava al fianco dell’handbiker al momento dello schianto avrebbe riportato alle autorità che Zanardi, impegnato a riprendere il paesaggio con il telefonino non si sarebbe accorto del cambio traiettoria invadendo la corsia opposta dove ha poi incontrato il camion.
Questa testimonianza, raccolta dal quotidiano romano Il Messaggero, non avrebbe trovato però conferma. Colui che si occupava di documentare la manifestazione sportiva avrebbe riferito di un frangente simile, ma non coincidente con il momento del sinistro.
Ora sotto la lente d’ingrandimento ci sarebbero gli organizzatori che, a quanto pare, non avrebbero avvisato né il comune, né le forze dell’ordine, della presenza di una corsa ciclistica sul percorso.
Chiara Rainis