Razlan Razali ripercorre le tappe che hanno portato alla nascita del suo team Yamaha Petronas SRT nel corso del 2018.
Razlan Razali ha esordito in classe regina con risultati più che eccellenti, ben oltre le previsioni. Tutto merito di Fabio Quartararo, delle sei pole e dei sette podi racimolati nel 2019. E pensare che inizialmente sembrava non esserci posto per il team malese e il suo mega sponsor Petronas.
L’avventura è iniziata a Jerez un anno fa. “Abbiamo sentito voci secondo cui una squadra della MotoGP sarebbe stata nei guai. Mi sono quindi seduto con Stiggy e gli ho detto: “Sai cosa, se è vero, convinciamo Petronas ad entrare e far andare avanti una squadra nella MotoGP“. Perché volevano farlo”, ha raccontato il team principal a Motogp.com. “Si erano già guardati intorno ai team della MotoGP e volevano apparire come sponsor, ma che ci crediate o no, nessuno li voleva perché avevano già un altro sponsor. Fino al 2021 non c’era spazio”.
La trattativa ‘facile’ con Dorna
A quel punto Razlan Razali ha parlato con Ezpeleta per sondare il terreno e avanzare la sua proposta. “Sono corso da lui e gli ho detto:’ Carlos, ho sentito questa cosa. C’è una possibilità che potremmo fare qualcosa con noi e Petronas? Cinque minuti dopo Carmelo mi ha chiamato e mi ha invitato a parlare con lui”, ha aggiunto Razali nell’ultima edizione del podcast della MotoGP “Last on the Brakes”. “Abbiamo parlato e ci ha pienamente supportato.”
È nato un nuovo progetto subito coronato da una trattativa alquanto semplice con Lin Jarvis e Yamaha. “Se ricordo bene, Lin Jarvis era sullo stesso aereo dopo la gara di Jerez. Abbiamo parlato sulla strada per il volo in coincidenza e quella è stata la nostra prima conversazione su come far funzionare la nostra squadra. Si tratta solo di essere nel posto giusto al momento giusto, cogliendo l’occasione per lavorare sodo per assicurarci che funzioni e l’abbiamo fatto”.
Ma la fortuna da sola non basta, ha sottolineato Razali, che è stato CEO del circuito di Sepang da ottobre 2008 ad aprile 2020: “È anche importante mettersi alla prova. A quel tempo eravamo stati in Moto3 e Moto2 per alcuni anni e il rapporto che avevamo instaurato con Dorna per il GP della Malesia dava loro la sicurezza di poterlo fare”. Quando si è trattato di scegliere il pilota, la squadra malese ha mostrato di avere fiuto. “Abbiamo creato questo meraviglioso team – e poi siamo stati fortunati con Fabio”.