Pecco Bagnaia al primo importante esame in MotoGP. Nella stagione 2020 si gioca il rinnovo di contratto con il team Pramac.
L’inizio del Mondiale sul circuito di Jerez si sta avvicinando e Pecco Bagnaia è chiamato ad una stagione dai risultati soddisfacenti. Sa di giocarsi il rinnovo di contratto e di avere il fiato sul collo di altri contendenti alla sua sella, a cominciare da Johann Zarco. Dopo un primo anno difficile con la Ducati, mira a dimostrare di cosa è capace ora che “conosce meglio” la Desmosedici GP. Certo, la lunga sosta dovuta al Coronavirus non aiuta, ma il giovane piemontese si sta allenando duramente per prepararsi alla prima gara della stagione 2020.
Durante questo periodo l’italiano ha potuto dedicare più tempo ai suoi hobby, tra cui le gare virtuali organizzate da Dorna, dove Bagnaia è stata una volta vincitore. In una video intervista con Corsedimoto.com l’allievo della VR46 Academy ha parlato delle sue prime apparizioni nel Motomondiale dove non ha avuto vita facile. “Avrei preferito passare un altro anno al CEV, ma in un certo senso mi hanno spinto al Mondiale. Il primo anno è stato davvero duro, ma mi ha aiutato a capire come funziona il campionato e di chi hai bisogno al tuo fianco”.
L’approdo in classe regina
Dopo gli ostacoli iniziali Pecco Bagnaia ha conquistato il titolo Moto2 nel 2018 e quindi il passaggio alla MotoGP. “Con Pramac c’erano contatti dalla fine del 2016, ma prima volevo vincere il campionato del mondo nella classe intermedia”. Il passaggio in MotoGP non è stato facile come avrebbe voluto Bagnaia. “Sapevo che con la Ducati avrei avuto problemi. È una moto muscolosa e hai bisogno di uno stile di guida che non mi appartiene. Ho iniziato a capirlo di più alla fine della scorsa stagione e abbiamo fatto progressi. Il quarto posto in Australia si posiziona come la migliore gara dell’anno. Ho iniziato al 15° posto a causa di un errore nelle prove libere, che in seguito ha condizionato la classifica. Abbiamo dimostrato di avere un ritmo eccezionale, mancando di poco il podio. Ma è stato un buon risultato, è servito a me e al team dopo molte gare difficili.
Ora arriva il suo secondo anno in Ducati, già davanti al primo vero esame. “I test sono andati molto bene, ci sono stati miglioramenti”. Ma poi è arrivata la fermata delle gare a causa dell’emergenza sanitaria che ha colpito tutti. “Mi sono sentito davvero preparato, è stato un successo. Non è stato facile allenarsi di nuovo, ma stiamo lavorando duramente e saremo pronti per la prima gara. I manager si occupano dei contratti. Devo dimostrare di essere veloce, ma faccio parte di una squadra eccellente. Conosco le mie possibilità e so di poterlo fare molto bene”.