L’ex pilota di Formula 1 Ralf Schumacher lancia l’allarme per il probabile esodo dei grandi costruttori dal Mondiale, sotto il peso della crisi coronavirus
La Formula 1 che uscirà dalla crisi del coronavirus potrebbe essere molto diversa da quella che conosciamo oggi. In particolare, i principali protagonisti degli attuali Gran Premi, come Mercedes, Honda, Renault e persino la Ferrari, rischiano di dover imboccare la porta d’uscita dal Mondiale.
A lanciare l’allarme è stato l’ex pilota Ralf Schumacher. Il fratello del leggendario sette volte campione del mondo Michael preconizza un vero e proprio esodo dei grandi costruttori, sotto il peso della recessione finanziaria causata dalla pandemia e dei costi delle corse, diventati troppo onerosi per il bilancio persino di una grande multinazionale.
“Vedo il rischio che uno o due costruttori dicano addio, alla luce dei tempi che viviamo oggi”, ha dichiarato Schumacher ai microfoni dell’agenzia di stampa Dpa. “Se un consiglio d’amministrazione si troverà a decidere tra licenziare delle persone o mantenere il progetto Formula 1, non sarà certamente una scelta semplice”.
Tempi duri in vista per la Formula 1, avverte Ralf Schumacher
Questi addii rischiano di avere un impatto importante anche sulla crescita delle carriere dei giovani piloti: la maggior parte dei nuovi talenti emergenti sono infatti entrati nel massimo campionato automobilistico negli ultimi anni grazie all’aiuto dei vivai delle Case, che li hanno svezzati e aiutati a debuttare. “Le aziende hanno facilitato questo compito”, spiega il 44enne tedesco. “Ma ora, per quanto riguarda lo sviluppo dei giovani, non vedo miglioramenti all’orizzonte”.
Ralf prevede insomma tempi duri, ma non si spinge addirittura a preoccuparsi dell’eventuale morte della Formula 1, che secondo lui sopravviverà anche a questa ondata: “Non sarà il primo sport ad attraversare un po’ di difficoltà per un certo periodo”, conclude. “Così vanno le cose in questi tempi”.