Il pacchetto di novità tecniche la cui introduzione era prevista sulla Ferrari SF1000 già dall’esordio stagionale in Austria è stato frenato (per ora)
Nessuna rivoluzione. Il pacchetto di novità tecniche che avrebbe dovuto debuttare sulla Ferrari SF1000 al Gran Premio inaugurale della Formula 1 2020 in Austria, per risolvere i difetti congeniti emersi dai test pre-campionato dell’inverno scorso, molto probabilmente non vedrà mai la luce.
La stampa specializzata italiana aveva previsto una raffica di soluzioni innovative, che andavano da un muso più sottile ad un cambio più rigido, da una nuova sospensione posteriore ad un motore potenziato con 30 cavalli in più. Eppure, di questi chiacchierati aggiornamenti alla Rossa, ne dovrebbero in effetti esordire pochissimi.
Lo ha rivelato un portavoce dello stesso Cavallino rampante ai microfoni della rivista tedesca Auto Motor und Sport: “Avremo solo pochissime modifiche alla macchina. Per noi era più importante comprendere meglio la SF1000, e su questo fronte abbiamo compiuto un buon passo in avanti”.
Ferrari prudente, Red Bull azzarda
Piuttosto che rivoluzionare la monoposto, dunque, i tecnici di Maranello si sarebbero concentrati a capire come tirare fuori il massimo del suo potenziale con gli assetti e le messe a punto, ottenendo risultati che vengono definiti soddisfacenti. Per vedere le prime novità sostanziali, affermano i colleghi teutonici, dovremo attendere il Gran Premio d’Ungheria, la terza tappa del nuovo calendario 2020 della F1.
Sarà invece profondamente rinnovata la rivale Red Bull, come rivela il plenipotenziario Helmut Marko: “Porteremo sulla macchina l’aggiornamento che originariamente era programmato per Barcellona e il secondo per lo Spielberg. Tutte le modifiche sono basate sul Cfd e sulla galleria del vento, e questo aggiunge un fattore d’incertezza, perché ora stiamo lavorando alla terza fase di sviluppo senza sapere se la prima e la seconda funzionano. Ma non abbiamo modo di provarle in pista per il momento, quindi dobbiamo credere nella correttezza dei dati”.
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