Malgrado i 41 anni di età Raikkonen è destinato a restare in F1 anche nel 2021. La ragione l’ha spiegata il boss Alfa Romeo.
Per il grande dispiacere di Giedo Van der Garde che in tempi recenti gli aveva intimato di farsi da parte per lasciare il sedile a “carne fresca”, con ogni probabilità Kimi resterà nel Circus ancora per una stagione.
A farlo intendere nel corso di un’intervista ad Auto Motor und Sport è stato il responsabile dell’Alfa Romeo Frederic Vasseur, convinto che non ci sarà alcun cambio di formazione a breve anche alla luce di quanto accaduto con il Coronavirus.
“Rispetto alla McLaren e alla Ferrari che si sono affrettate a definire la prossima line-up noi ci troviamo in una situazione differente. Di solito non decidiamo prima di ottobre o novembre e manterremo lo stesso approccio. Vogliamo concentrarci sulle gare e non disperdere energia”, ha dichiarato il manager francese sgombrando il campo da qualunque comunicazione a breve.
“Quest’anno sarà più importante che mai portare a casa risultati”, ha poi precisato ricordando come l’ordine della classifica finale che stabilisce il premio in denaro sarà decisamente fondamentale per le “piccole” in una fase tanto delicata come quella post-Covid.
Con Antonio Giovinazzi già fuori dalle mire Ferrari per il futuro più ravvicinato avendo appena nominato Carlos Sainz quale sostituto di Sebastian Vettel, è difficile che il Biscione rinuncerà all’esperienza e alle competenze di Iceman in un mondiale 2021 di passaggio verso un nuovo tipo di vettura che se sviluppata bene potrebbe rappresentare una vera chance per le squadre minori, soprattutto adesso che con il budget cap i top team non potranno più spendere cifre folli inaccessibili per la concorrenza.
Decisamente preoccupato per le questioni finanziarie della categoria, oltre a non voler modificare troppo il personale interno al suo gruppo, il transalpino non ha nascosto le proprie perplessità circa il possibile ingresso di due scuderie.
“Dover dividere i ricavi con un numero maggiore di realtà non ci sarà di aiuto”, ha chiosato con pragmatismo.
Chiara Rainis