Bradley Smith sa di dover compiere l’ultimo step personale per poter essere all’altezza del compito di sostituire Andrea Iannone.
Bradley Smith deve passare dalla modalità collaudatore a quella pilota, un pulsante decisivo per tenere testa all’impegno di sostituire Andrea Iannone nella prima gara di Jerez e forse per tutto il campionato. Nella tre giorni di test a Misano ha lavorato sulla nuova Aprilia RS-GP: “È stata una buona prova, soprattutto per me come pilota”, ha sottolineato il tester britannico.
E’ consapevole che dovrà cambiare qualcosa a livello di mentalità per non perdere questo treno importante per la sua carriera. “Se passi da pilota collaudatore a un pilota da corsa, devi premere un interruttore, mentalmente e fisicamente, specialmente quando si tratta di spingere per un tempo sul giro”, ha spiegato il britannico a Speedweek.com. “Il primo giorno ci è voluto un po’ di tempo per rompere questo muro. L’ultimo giorno ho capito dov’era il limite della moto, anche se purtroppo ho trovato il limite nell’angolo più veloce”, riferendosi alla caduta da cui il 29enne è uscito illeso.
A Jerez il primo banco di prova
La caduta non ha modificato il bilancio positivo dei progressi compiuti sulla RS-GP20. “Stiamo iniziando a trovare alcune cose che miglioreranno la sensazione e la maneggevolezza della moto. L’impostazione di base era piuttosto buona fin dall’inizio del progetto, quando è stato lanciato a Sepang e in Qatar. Da allora, tuttavia, ho lavorato per adattarlo a me stesso e non solo per copiare gli altri”.
Per il calcio d’inizio della MotoGP in Spagna il 19 luglio, il pilota dell’Aprilia si aspetta condizioni più difficili rispetto a questa settimana a Misano: “La situazione sarà molto diversa a Jerez perché le temperature saranno molto più alte. La presa è stata fenomenale a Misano. Ma abbiamo acquisito conoscenza e questa è la cosa più importante per un nuovo progetto. Forse non abbiamo ancora la massima velocità, ma sappiamo cosa aiuta me e la moto, e in un weekend in cui non hai tempo di provare molto abbiamo un buon vantaggio”.