I boss della F1 scettici sulle chance di correre dopo Monza. Ma con così pochi GP può avere la validità di un Mondiale in questa stagione?
Il prossimo weekend, salvo imprevisti dell’ultima ora, scatterà l’anomalo campionato 2020 di F1. Abbandonata prima del tempo l’Australia la massima serie sbarcherà in Austria per una gara d’apertura con il personale ridotto all’osso e zero sostenitori in tribuna. Come noto verranno disputate due manche sul tracciato di Spielberg, per poi andare in Ungheria, in Inghilterra per un altro doppio appuntamento, in Spagna, in Belgio e in Italia. Dopo di che il nulla o comunque l’ignoto.
“Siamo tutti entusiasti di tornare a correre”, ha affermato al podacast della F1 il CEO della McLaren Zak Brown, convinto che se Liberty Media non fosse intervenuta in maniera decisa ed incisiva per la ripartenza molte scuderie avrebbero chiuso in battenti, a partire dalla stessa equipe di Woking. “Credo che lo sport possa fare soltanto del bene ed avremo degli indici di ascolto incredibili. Ma se abbiamo la certezza di poter partire, non penso si potranno disputare tutti round che vorremmo”.