Lo storico direttore tecnico della Ferrari, Mauro Forghieri, analizza le difficoltà nella gestione dei due piloti Vettel e Leclerc attese per il 2020
Per un’impresa che si preannuncia complicatissima, come quella di gestire l’alta tensione interna al box tra il separato in casa Sebastian Vettel e il nuovo leader designato Charles Leclerc, quale miglior soluzione che affidarsi all’esperienza?
E non c’è nessuno più esperto di questioni della Ferrari che Mauro Forghieri, per due decenni direttore tecnico a cavallo tra gli anni ’60 e ’80, durante i quali portò a casa quattro Mondiali piloti e sette costruttori.
Un 2020 difficile per la Ferrari
Interpellato dalla Gazzetta dello Sport in merito alla stagione che sta per iniziare a Maranello, il decano dei tecnici italiani si dimostra cauto: “Scelta difficile”, sostiene Forghieri. “Non so dire che cosa avrei fatto al loro posto. È complicato gestire la convivenza fra due grandi piloti, come nel caso di Vettel e Leclerc, è successo anche ai miei tempi. Ma ci si può riuscire, se chi comanda è deciso”.
Su Charles Leclerc, Mauro Forghieri ripone aspettative molto elevate: “Ha tutte le caratteristiche, tecniche e personali, per diventare un campione, se sarà curato bene. Bisogna vedere se riuscirà a gestirle. Non dipende solo da lui”.
I pareri di Mauro Forghieri
E anche gli attuali quadri dirigenti della Ferrari sembrano convincerlo: “Adesso al vertice c’è Mattia Binotto, del quale ho un giudizio positivo, e come me tanta gente di cui ho sentito i pareri. Il campionato di quest’anno avrà un calendario anomalo e presenta qualche incertezza in più rispetto agli ultimi anni”.
Certo è che, anche per Forghieri, la palma di pilota da battere resta comunque nelle mani di Lewis Hamilton, anche alla vigilia di questa nuova stagione: “Nel complesso, è il migliore al mondo. Sa affrontare tutte le situazioni. Un campione completo”.
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