Superbike, BMW vuole un team cliente: contatti in corso

BMW spera di disporre di una squadra satellite in Superbike dal 2021 per avere un aiuto nello sviluppo della S 1000 RR. Lo ha confermato Marc Bongers.

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Tom Sykes e Eugene Laverty con Shaun Muir e Marc Bongers (foto BMW Group)

Il 2019 è stato un anno positivo per la BMW nel Mondiale Superbike e il 2020 deve portare una crescita ulteriore. La debuttante S 1000 RR ha fatto intravedere buone qualità, ma c’è del lavoro da fare per essere al top.

Due aree nelle quali dover intervenire sono l’elettronica e il motore. Un problema avuto dai piloti ha riguardato l’eccessivo consumo delle gomme. È capitato di vedere Tom Sykes nelle prime posizioni a inizio gara e poi crollare. Un altro problema è la velocità sul dritto, dove la moto tedesca paga dazio.

SBK, altro team BMW nel 2021?

L’arrivo di un altro pilota esperto come Eugene Laverty dovrebbe dare un aiuto per lo sviluppo della S 1000 RR. E un supporto ulteriore arriverebbe se BMW disponesse in Superbike anche di un altro team per poter raccogliere ulteriori dati.

Marc Bongers, direttore di BMW Motorsport, ai microfoni di Speedweek non ha nascosto di gradire l’idea di poter avere una squadra satellite: «La nostra strategia è sempre stata quella di offrire ai nostri clienti lo stesso materiale del nostro team di fabbrica. Tuttavia, non bisogna dimenticare che la SBK è un campionato di alto livello e richiede determinati requisiti finanziari. Siamo aperti e stiamo lavorando a una soluzione».

Bongers ci ha tenuto a ribadire che per la casa di Monaco vincere nel WorldSBK è un obiettivo importante: «Come ha detto già il nostro amministratore delegato Dr. Markus Schramm, la partecipazione al campionato mondiale Superbike è un progetto a lungo termine. Abbiamo il chiaro obiettivo di arrivare in cima e vogliamo farcela».

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Tom Sykes e Eugene Laverty (©Getty Images)
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