Leclerc prepara i tifosi della Ferrari ad una stagione difficile. Per il monegasco il mondiale sarà storia dell’anno venturo, forse.
Pure nel 2020 bisognerà aspettare il 2021. Anche se, per citare il maestro Battiato, prima o poi l’era del cinghiale bianco, alias del Cavallino ex rampante, dovrà per forza tornare, si prevede un’attesa ancora lunga. Questo almeno secondo la prima guida della Ferrari Charles Leclerc, scettico non solo sulle chance di successo del team nel round d’apertura del campionato in programma il prossimo weekend in Austria, ma dell’intera stagione.
A quanto pare priva degli annunciati aggiornamenti, in quel di Spielberg la Rossa partirà con il freno a mano tirato rispetto alla concorrenza che al suo contrario potrà godere di diverse novità, senza dimenticare che il responso dei test invernali non era stato dei più esaltanti.
“Dobbiamo tenere i piedi per terra dato che a Barcellona non è stato semplice. Speriamo soltanto che vada meglio”, ha dichiarato il #16 a Sky Italia, convinto che lo scenario a cui assisteremo al Red Bull Ring non sarà tanto differente da quello che avrebbe potuto raccontarci l’Australia non ci fosse stato il Coronavirus. “Le monoposto saranno pressoché identiche visto che per il lockdown non è stato possibile lavorarci. L’obiettivo dunque è di cogliere qualunque opportunità”, ha affermato rivelando in poche parole di augurarsi sfortune altri.
A proposito dell’impegno serrato da qui a inizio settembre, il Principino non ha mostrato preoccupazioni, anzi si è proclamato entusiasta del calendario atipico e senza riposo fino a Monza. “Ho sentito molto la mancanza delle gare, per cui va bene così, specialmente perché non sappiamo quanti punti saranno disponibili alla fine. Dopo tutto ciò che conta è tornare a correre”, ha chiosato non nascondendo il desiderio di un ritorno alla normalità.
Chiara Rainis