Mick Schumacher non vede l’ora di arrivare in F1. Il pilota tedesco ha ammesso di non sentire più il peso del cognome ereditato dal padre.
Mick Schumacher continua a rincorrere il sogno F1. Il pilota tedesco dopo aver vinto il campionato F3 Europa nel 2018 è passato in F2 dove è stato subito messo sotto contratto dalla Ferrari per il programma giovani. Al primo tentativo in cadetteria il tedesco ha vinto una gara e ha fatto intravedere un buon talento pur chiudendo solo 12° a causa dei troppi ritiri collezionati durante la stagione.
In questo 2020 il piccolo di casa Schumacher punta a lottare per il titolo così da potersi candidare per un posto in F1 nel 2021. Con la Ferrari già al completo a Maranello potrebbero a quel punto decidere di parcheggiarlo in Alfa Romeo o in Haas per cominciare a masticare un po’ di Formula 1.
Mick Schumacher: “Sono un cattivo perdente”
Durante un’intervista a “Die Welt”, Mick Schumacher ha così affermato: “Oggi non sento più la pressione del cognome, non mi importa se farò o meno le stesse cose di mio padre. Se ti metti a chiedere di me alla mia famiglia ti diranno che sono un cattivo perdente, qualunque sia la posta in gioco. Anche se si tratta di una corsa su un albero. Non mi importa di cosa si parla, io voglio sempre vincere”.
Il tedesco ha poi proseguito: “Ho sperimentato anche sconfitte e ripercussioni. Ho imparato che quando perdi lo devi fare a testa alta, con classe”. Insomma il figlio del 7 volte campione del mondo di F1 sembra determinato più che mai ad arrivare ai vertici del motorsport con il sogno di replicare i risultati ottenuti dal padre.
Antonio Russo