“Sarebbe stato controproducente proseguire sulla strada prevista sapendo che non avremmo raggiunto gli obiettivi prefissati”, ha aggiunto giustificando il perché della totale rivisitazione della macchina che di fatto allungherà i tempi.
Come il Principino, il dirigente ha sposato la linea della speranza dei guai altrui: “In Austria dovremo cercare di sfruttare le opportunità in attesa di capire, una volta introdotto lo step di sviluppo, dove davvero saremo”.
Già pronto a mettere le mani avanti ipotizzando problemi di affidabilità e gestione gomme sulla distanza, il 50enne non si è neppure sforzato di dare l’illusione di poter battagliare almeno per il podio con i due piloti. Non va infatti dimenticato che il Catalunya ci aveva mostrato anche una Racing Point piuttosto in forma.
“Dovremo cercare di essere impeccabili sotto ogni aspetto, nella preparazione di ogni sessione, così come nell’esecuzione”, ha infine puntualizzato con una raccomandazione più che lecita sapendo che a Maranello sono storicamente autolesionisti. “Il target? Portare a casa il massimo possibile dei punti in palio”.
Chiara Rainis