Il boss Binotto ipotizza azioni illegali da parte della concorrenza durante il lockdown, ma intanto gli altri sono in vantaggio.
Ai microfoni di Sky Italia Mattia Binotto ha giustificato l’assenza di aggiornamenti sulla SF1000 con l’impossibilità di lavorare in fabbrica per l’emergenza sanitaria da Coronavirus, insinuando che se qualcuno degli avversari in Austria potrà godere di novità sarà perché ha infranto le regole dettate dalla FIA allo scoppio della pandemia.
Di certo, se queste sono le premesse, nelle prossime settimane c’è da scommetterci che assisteremo all’ennesimo profluvio di polemiche tra i team, specialmente quelli di testa. Ma soprattutto, se il post Covid doveva rappresentare una chance per la Ferrari per far dimenticare l’inglorioso inverno al Montmelo, la decisione di non portare evoluzioni almeno fino a fine luglio potrebbe rivelarsi la pietra tombale delle sue possibilità di ripresa perché sia Mercedes, sia Red Bull, a Spielberg si presenteranno potenziate.
In particolare le Frecce d’Argento potranno usufruire di un plus non indifferente. Una power unit rafforzata dall’utilizzo di un carburante studiato ad hoc per evitare i problemi di affidabilità che hanno afflitto al Catalunya, così come lo scorso anno la W11 e la W10. A beneficiarne saranno anche le due scuderie clienti Williams e Racing Ponit, quest’ultima già denominata la Mercedes Rosa.
A questo punto nei due weekend in Stiria per la Rossa potrebbe mettersi davvero male e il rischio di non riuscire neppure a vedere il podio diventare concreto. Le monoposto di Stoccarda partiranno da favorite assolute alla luce di un pre-stagione solido specialmente con le gomme dure e sulla distanza. Allo stesso modo non va dimenticato Max Verstappen, sempre a suo agio al Red Bull Ring e dotato di una RB16 con diversi update, più convinto che mai di poter dire la sua in un mondiale sprint come quello che vivremo a partire da venerdì 3 luglio. E neppure bisognerebbe escludere Sergio Perez, il più competitivo della coppia ex Force India.
Chiara Rainis