In questa gara di accelerazione vedremo scontrarsi due titani Toyota: Il RAV4 Prime contro il Camry TRD. Scopriamo chi ha vinto.
Toyota continua a rinnovare la sua linea, disseminando pezzi performance sulle berline e aumentando la capacità delle batterie nei crossover. Tempi strani, in effetti.
Alla fine del 2018, Toyota ha introdotto il Camry TRD, che comprendeva diversi aggiornamenti rispetto alla berlina standard. La RAV4 Prime è arrivata un anno dopo, un ibrido plug-in che ora è il secondo veicolo più veloce del marchio solo dietro la Supra. Non potrebbero essere più dissimili se non per il marchio Toyota, ma The Fast Lane Car ha deciso di trascinarle comunque in gara.
La Camry ha un motore V6 da 3,5 litri e 301 cavalli. La potenza arriva alle ruote anteriori attraverso un cambio automatico a otto marce. Il RAV4 Prime abbina un quattro cilindri da 2,5 litri e due motori elettrici per una potenza combinata di 302 CV. Pur essendo simile nelle prestazioni, c’è una differenza di circa 453 chilogrammi tra i due, che è un enorme vantaggio per la Camry.
Tuttavia, la coppia istantanea dei motori elettrici del RAV4 Prime è sufficiente per spingere il crossover davanti al Camry durante la prima gara di accelerazione. La Camry non ha avuto alcuna possibilità di raggiungere il RAV 4, che ha completato uno sprint a 100 kmh in 6,1 secondi, più lento dei 5,7 secondi pubblicizzati dalla Toyota, ma la pista in cui si trova l’equipaggio è a un miglioa 1,5 km sopra il livello del mare. Una seconda gara di accelerazione con il controllo di trazione disabilitato ha dato gli stessi risultati.
Stilisticamente, è difficile non notare il Camry TRD. Le alette, le gonne laterali, le ruote uniche e l’ala “in-your-face” rendono facile distinguerla tra la folla. Il RAV4 Prime è un po’ più sobrio, con qualche badge e accenti che lo distinguono dai normali RAV4. Per decenni, Toyota ha avuto la reputazione di essere una compagnia automobilistica noiosa. Ha prodotto veicoli sicuri, affidabili ed efficienti, ma il Camry TRD e il RAV4 Prime mostrano che Toyota non merita questo appellativo.