La Mercedes è “incredibile da guidare” e sembra “fare un altro sport”. Le dichiarazioni di Valtteri Bottas dopo la pole in Austria suonano come una sentenza
La Mercedes? “Fa un altro sport”. Sono bastati due giorni di questa stagione 2020 di Formula 1 partita in ritardo perché se ne rendessero conto i tifosi, gli addetti ai lavori, gli osservatori, i giornalisti. E si tratta di una realtà così evidente che perfino i diretti interessati ormai non si nascondono più e la affermano a viso aperto.
Bando alla pretattica, dunque. Quando ancora non è stato completato il Gran Premio inaugurale dell’anno, gli iridati in carica pronunciano già la sentenza di morte sul campionato del mondo appena cominciato. Ad affermarlo è Valtteri Bottas, ovvero colui che a sorpresa ha strappato al suo capitano Lewis Hamilton la prima pole position, per appena 12 millesimi. Il più vicino degli inseguitori, Max Verstappen, è staccato di mezzo secondo, tanto per fare un confronto. Insomma, nessuno è mai sembrato nemmeno in grado di poter contendere alla Stella a tre punte la partenza al palo al Red Bull Ring in Austria.
Per Bottas e la Mercedes il campionato appena cominciato è già finito
“La sensazione è davvero positiva”, gongola Bottas dopo aver messo in cassaforte il miglior tempo. “Mi mancava questa sensazione, quella di spingere la macchina al limite, è davvero speciale. Ci preparavamo per questo da molto tempo e non posso dire altro se non che è davvero una bella sensazione. E il nostro team ha fatto un lavoro incredibile: sembriamo in un campionato a parte”.
Bravo il finlandese a portare a casa la dodicesima pole position in carriera e l’inizio ideale della nuova stagione. Ma brava, ribadisce anche lui, soprattutto la Mercedes, per essere riuscita a migliorare ulteriormente, e anche di parecchio, una macchina che già sembrava perfetta dodici mesi fa.
“È impressionante da vedere”, ammette Valtteri. “Si tratta solo della prima qualifica, ma sono davvero impressionato e ringrazio tutto il team, per avermi messo tra le mani una vettura veramente incredibile da guidare. Ovviamente quello di oggi è un buon risultato, ma è domani che conta”. Certo. Ma se il buongiorno si vede dal mattino, agli avversari aspetta un’annata davvero dura.
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