Tra difficoltà tecniche, attacchi del suo compagno Lewis Hamilton e continue safety car, Valtteri Bottas ha dovuto sudare per vincere il GP d’Austria
Per il secondo anno di fila il vincitore del Gran Premio inaugurale della stagione di Formula 1 è Valtteri Bottas. Cambia la location, dall’Australia all’Austria, cambia il periodo dell’anno, rinviato causa coronavirus, ma non cambia l’identikit del trionfatore.
Il finlandese, scattato dalla pole position, ha tenuto duro in testa alla corsa anche sotto gli attacchi del suo compagno di squadra Lewis Hamilton e con il timore, espresso via radio dai suoi tecnici, che i ripetuti passaggi sui cordoli creassero vibrazioni negative per la sua Mercedes.
Poi ci si sono messi anche i ripetuti ingressi della safety car a spezzare il ritmo. Ma nemmeno in questo caso Valtteri si è fatto intimorire: “Non è stata decisamente facile”, racconta. “Nella prima parte di gara ho creato un po’ di margine, mentre Lewis perdeva tempo a liberarsi delle Red Bull, e sono riuscito a controllare. Nella seconda parte ero davanti e volevo assicurarmi di arrivare al traguardo, ma si sono introdotte tante variabili diverse in gara”.
Prosegue Bottas: “Abbiamo avuto problemi con alcuni sensori, danneggiati dalle vibrazioni dei cordoli piuttosto secchi che ci sono qui, e poi abbiamo beccato una safety car via l’altra. Quando sei al comando vorresti solo che la gara procedesse liscia e senza problemi. Invece oggi ho dovuto evitare parecchi ostacoli, ma alla fine ce l’ho fatta”. E chissà se, in questa stagione 2020, questa prima vittoria sarà davvero soltanto l’inizio.
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