Come al solito Wolff predica la cautela, ma dopo le qualifiche dell’Austria, pare chiaro che il dominio Mercedes sarà ancora più netto nel 2020.
Il Coronavirus ci ha insegnato che nella vita tutto può succedere e che di scienze esatte ne esistono ben poche tuttavia, a meno di stravolgimenti colossali, meteoriti che cadono sulle fabbriche di Brackley e Brixworth, o colpi di sfortuna a catena, lo scenario che ci attende da qui a fine 2021 sarà sempre lo stesso, ovvero le Frecce d’Argento, ora nere, a dettare il passo su tutti gli altri.
Ad oggi è decisamente troppo elevato il loro livello di supremazia da poter immaginare qualcuno in grado di batterle in panta stabile e in tempi brevi. Anzi, addirittura, alla luce delle recenti dichiarazioni della stessa Casa tedesca e della Racing Point (ndr. dall’anno prossimo Aston Martin), il rapporto tra le due realtà diventerà ancora più stringente, di conseguenza potrebbe anche accadere che alle spalle del duo Mercedes, ci sarà il team satellite e neppure più la Red Bull.
Intanto dal canto suo il responsabile della squadra tedesca Toto Wolff ha giocato a fare il sorpreso per l’importante vantaggio palesato rispetto alla concorrenza nella prima sessione utile per capire i valori in campo sul circuito di Spielberg.
“Siamo rimasti stupiti del gap. Non si può mai dire dopo una pausa così lunga, inoltre sapevamo che la Honda avrebbe portato un importante aggiornamento sulle sue power unit”, ha affermato il manager austriaco dal paddock della Stiria. “Comunque sia non dobbiamo pensare di essere una classe a parte”, ha poi aggiunto con acume, in quanto è proprio quando ci si sente troppo sicuri che si sbaglia. “Alla fine non abbiamo disputato neppure un GP”, ha infine chiosato mantenendo il basso profilo da approccio pragmatico che vuole nascondere la consapevolezza di schierare dei missili.
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Chiara Rainis