Dopo le due irregolarità delle qualifiche, Lewis Hamilton è stato penalizzato anche in gara al Gran Premio d’Austria per l’incidente con Alex Albon
In soli due giorni, Lewis Hamilton ha incassato ben tre sanzioni. Ieri gli è stato tolto il miglior tempo in qualifica per aver superato i limiti della pista. Oggi è stato arretrato di tre posizioni in griglia di partenza per non aver rispettato le bandiere gialle. Infine è stato penalizzato di cinque secondi in gara per il contatto finale con Alex Albon.
Come se non bastasse, queste ultime due irregolarità hanno comportato anche altri quattro punti di penalità persi sulla patente: gliene mancano appena altri cinque (sui dodici totali a disposizione nel corso dell’anno solare) per beccarsi la punizione più severa di tutte: la squalifica per un Gran Premio.
Davvero troppi falli per un campione del mondo in carica. Che prova a difendersi così: “Ieri è stata tutta colpa mia”, ammette Hamilton. “Ho trovato un po’ strano che mi abbiano penalizzato solo poco prima della gara, ma è andata così. Non mi ha destabilizzato, mi ha solo incoraggiato ad uscire e a guidare al mio meglio”. E per quanto riguarda l’ennesimo autoscontro con il povero Albon, che sembra diventato la sua vittima prediletta? “Una situazione davvero sfortunata”, la definisce Lewis. “Non riesco a credere che ci siamo toccati di nuovo, ma a me è sembrato un incidente di gara”.
Non l’ha certamente vista così il giovane thailandese della Red Bull, che invece attacca inviperito: “Devo stare attento a quello che dico perché la situazione è ancora fresca. Credo davvero che senza quell’incidente avrei potuto vincere la gara: la Mercedes era più veloce oggi, ma i ragazzi del mio box mi avevano predisposto la strategia perfetta”.
Di mezzo ci si è messo Hamilton: “Se in Brasile la colpa era al 50%”, analizza Alex, “stavolta avevo già fatto la manovra ed ero concentrato su Bottas davanti a me. Ci siamo toccati tardissimo. Quando superi all’esterno è sempre un rischio, ma ho lasciato il massimo dello spazio possibile, ero veramente al limite della pista. Con tutto quello spazio, sta a lui decidere se vuole scontrarsi o no”. Altro che incidente di gara, dunque: a sentire Albon, sembrerebbe quasi che stiamo parlando di un incidente volontario. Hamilton, però, svicola dalle polemiche e scrolla le spalle: “Mi prendo tutte le penalità che ritengono che io mi meriti e vado avanti”. Stavolta, si spera, con più attenzione.
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