Il risultato deludente delle qualifiche dell’Austria l’ha messa in allarme, per questo la Ferrari ha deciso di cambiare i suoi piani in vista del prossimo GP.
Il primo weekend della stagione 2020 della F1 sul circuito di Spielberg ha messo in luce tutti gli handicap del progetto SF1000 se comparato non solo a quello della concorrenza classica come Mercedes e Red Bull, ma pure a quella nuova, ovvero Racing Point e McLaren. Perché se è vero che domenica abbiamo avuto almeno una Ferrari sul podio, quanto accaduto sabato pomeriggio con Charles Leclerc 7° e Sebastian Vettel addirittura 11° non può non preoccupare.
E’ chiaro infatti che in termini di velocità la monoposto manchi di parecchio, allo stesso modo è cristallino il fatto che se il monegasco è riuscito ad occupare la piazza d’onore domenica, il merito principale è stato della scarsa affidabilità altrui, al di là dei due bei sorpassi compiuti dal #16 sul finale.
Se guardiamo la storia narrata da questi tre giorni al Red Bull Ring, la scuderia di Maranello ha comunque ricevuto una notizia positiva. Rispetto a quella di alcuni avversari, la sua auto è resistente, per cui da qui in avanti dovrà concentrarsi sui dettagli. Per evitare di lasciar scappare la Mercedes, la Rossa dovrà anticipare le evoluzioni inizialmente programmate per l’Ungheria.
A quanto pare, malgrado il Reparto Corse non sia ancora a pieno regime per i postumi dell’emergenza sanitaria che ha di fatto svuotato i reparti, Simone Resta e soci starebbero lavorando alacremente su ali anteriori e posteriori da inserire su entrambe le macchine in occasione del GP di Stiria del prossimo fine settimana.
Questo sarebbe molto importante per il Cavallino, perché darebbe un segnale di risveglio. Sarebbe un modo per dimostrare che, sebbene difficilmente si potrà puntare al titolo, non tutto è perduto perlomeno per la conquista della seconda posizione iridata.
Chiara Rainis
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