Guardata con sospetto durante i test e definita “Mercedes Rosa”, la Racing Point conferma di essere la vera rivelazione della stagione.
Sebbene l’interessata si sia sbrigata a chiarire che tutto ciò che si vede sulla RP20 è farina del sacco di chi lavora al quartier generale di Silverstone, i dubbi e le perplessità sulla vera natura della Racing Point sono più vivi che mai. Già piuttosto competitiva la scorsa settimana, questo venerdì si è messa in luce soprattutto con Sergio Perez, al comando nell’FP1 e e terzo al pomeriggio. C’è poco da dire, quindi, la futura Aston Martin ha fatto un salto avanti in termini di prestazioni davvero strabiliante. Ma come è stato possibile crescere così rapidamente?
Sicuramente il contributo economico di Lawrence Stroll e del prestigioso marchio britannico hanno giocato un ruolo importante in termini di maggiori risorse fornite, ma, sarebbe ingenuo sostenere che una simile progressione sia da imputare soltanto al denaro.
Dunque, ci viene da domandarci, quale sarà la vera natura della partnership tra l’equipe britannica e la Mercedes? Siamo proprio sicuri che i tedeschi non abbiano passato i disegni sottobanco alla squadra cliente così da assicurarsi il monopolio del podio e aggiungere un gradino ulteriore tra sé e le avversarie? Perché una cosa è certa, nell’arco di un paio di mesi l’ex Force India si è trasformata da quinta del gruppo a principale rivale delle Frecce d’Argento, a tratti anche più pericolosa della Red Bull.
Per questo, se la Ferrari non si riboccherà le maniche in tempi brevi, il rischio più che mai concreto è che almeno per i prossimi due campionati, il suo nome non figurerà più nella top 3.
Sempre in tema Mercedes Rosa, il responsabile Otmar Szafnauer ha escluso l’ingaggio di Sebastian Vettel per il 2021. “Abbiamo dei contratti a lungo termine con entrambi i nostri piloti, quindi mi sembra logico che non ci sia posto per lui”, ha tagliato corto in modo brutale.
Chiara Rainis