In difficoltà dal venerdì mattina, in Stiria la Ferrari non è stata in grado neppure di compiere un giro per un incidente che farà discutere.
Chi troppo vuole nulla ottiene. La Rossa che abbiamo visto domenica al Red Bull Ring è stata esattamente questo. Uscita scornata dal primo GP dell’Austria, ha cercato di recuperare l’evidente deficit dalla concorrenza con una serie di novità che però hanno dimostrato subito di non funzionare. Lontana in prova, ancora più indietro in qualifica con entrambi i piloti, il pasticcio vero lo ha combinato al pronti via della corsa.
Se al posto di Sebastian Vettel ci fosse stato Casey Stoner, al ring delle interviste avrebbe rivolto a Charles Leclerc un grande classico come “la tua ambizione ha superato il tuo talento”. Perché sì, la manovra kamikaze del Principino è stata da pilota immaturo, ma soprattutto superbo. In fin dei conti si era alla tornata iniziale e c’era tutto il tempo necessario per rimontare ed invece l’eccessiva foga, il bisogno di dimostrare di essere il migliore del team, lo hanno indotto ad un errore che ha tagliato fuori non solo sé stesso, ma pure il compagno.
Ciò che colpisce è che ancora a caldo i protagonisti della vicenda e il boss Mattia Binotto si sono mostrati dispiaciuti ma tranquilli. Ciò può voler dire due cose, o a Maranello sanno perfettamente che da qui a fine stagione non potranno raccogliere nulla di importante in quanto il progetto SF1000 è totalmente sbagliato, oppure stanno giocando al volemose bene per occultare una situazione interna preoccupante in termini di nervi tesi.
Certamente il divorzio tra Seb e la scuderia, la modalità in cui è avvenuto e le polemiche deflagrate in occasione dello scorso weekend non possono non aver lasciato ferite, quindi difficilmente quanto accaduto al Red Bull Ring sarà l’ultimo episodio del genere.
Forse, come sostiene qualcuno, si è trattata di mera sfortuna, ma il fatto che lo strike sia avvenuto proprio tra vicini di box è l’esatta rappresentazione della Rossa attuale e di ciò che sta vivendo, ovvero disgregazione, mancanza di una guida dotata di polso e confusione. A questo va aggiunto il totale caos tecnico per cui pure gli aggiornamenti sono stati peggiorativi rispetto ad una macchina di base già sbagliata.
Dunque la domanda da farsi è, vale la pena investire nel breve periodo che sembra ormai irrecuperabile, oppure sarebbe meglio già focalizzarsi sul 2022?
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Chiara Rainis
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