Nell’ultima tornata di tamponi eseguiti su tutti gli addetti ai lavori della Formula 1 si sono registrati due casi di contagio da coronavirus
La Formula 1 ha confermato i primi due tamponi che hanno dato esito positivo, nell’ultima tornata di esami realizzati alla vigilia del Gran Premio d’Ungheria di questo weekend. Si tratta dei primi casi di contagio accertato da coronavirus dalla ripresa della stagione 2020 del massimo campionato automobilistico.
“La Federazione internazionale dell’automobile e la Formula 1 possono confermare oggi che tra venerdì 10 luglio e giovedì 16 luglio sono stati eseguiti 4977 test per il Covid-19 su piloti, team e personale”, si legge nel comunicato stampa diramato dall’organizzazione della F1.
“Di questi, due persone sono risultate positive. Questi individui non erano presenti in Austria e sono stati rimossi dalle operazioni e isolati. È stato completato anche il tracciamento delle persone che sono venute a stretto contatto con i contagiati e che sono state anch’esse isolate”.
Due positivi al coronavirus in Formula 1
La nota prosegue precisando che “la Fia e la Formula 1 stanno fornendo queste informazioni aggregate allo scopo di mantenere l’integrità e la trasparenza delle competizioni. Non verranno forniti dettagli specifici riguardo all’identità dei team o degli individui e i risultati verranno resi pubblici ogni sette giorni”. I due positivi non sarebbero però membri di nessuna delle scuderie.
L’organizzazione del Mondiale a quattro ruote ha condotto fin dall’appuntamento inaugurale test regolari per il Covid-19 su tutto il personale che ha partecipato alle gare, che del resto si svolgono a porte chiuse, in un ambiente protetto, per limitare al minimo le occasioni di diffusione.
Fino ad oggi, degli oltre 8 mila tamponi realizzati nei primi due weekend di gara in Austria non erano stati registrati casi positivi. L’ultimo contagio registrato nel paddock della Formula 1 risaliva al Gran Premio che avrebbe dovuto inaugurare il calendario originario del campionato, a marzo in Australia, quando un membro del team McLaren risultò positivo costringendo ad annullare l’intero evento.