Il team principal della Ferrari Binotto si è detto sorpreso dalle difficoltà incontrate dalla Rossa in questo inizio di stagione.
Che la SF1000 fosse nata male era già noto dal mese di gennaio, ma evidentemente Mattia Binotto non ne era stato messo al corrente. Dopo l’ennesima disfatta rimediata in Ungheria, il boss del Cavallino si è dichiarato stupito dell’attuale livello di forma disastroso della squadra.
“Dopo tre gare è chiaro che ci troviamo in una situazione peggiore rispetto alle nostre aspettative e dobbiamo reagire”, ha affermato trasecolato.
Evidentemente l’ingegnere ha memoria corta visto che già i test invernali del Montmelo avevano mostrato una Ferrari piuttosto in difficoltà e arretrata sia rispetto alla Mercedes, sia alla Racing Point. Ma come dei principianti qualsiasi, anziché cercare di rimediare, a Maranello si sono dedicati ad altro ottenendo quello che sta raccogliendo adesso.
L’aspetto più preoccupante e allarmante della vicenda è che la monoposto non ha retto il confronto con la concorrenza neppure su un tracciato lento come quello dell’Hungaroring. Il distacco di 1″3 in qualifica e addirittura il doppiaggio subito con entrambe le vetture in corsa sono segnali di un tracollo che potrebbe non avere una soluzione in tempi brevi.
“Dovremo rivedere tutta la macchina pur consapevoli dei limiti regolamentari esistenti”, ha poi considerato il 50enne. “Lo so bene che in F1 non esiste la bacchetta magica, ma dobbiamo cambiare marcia per invertire questa tendenza”.
Già da queste poche parole si capisce tutta la confusione che permea zona Modena. E’ chiaro che né dirigenza, né tanto meno i tecnici sanno ad oggi dove mettere le mani. La scelta più giusta sarebbe ripartire da zero, però, come sappiamo, a fronte delle nuove regole, non sarà possibile. Dunque da qui al 2022, con ogni probabilità, bisognerà accontentarsi di qualche ritocco qua e là, si spera in grado di funzionare. Ma forse per quando l’equipe italiana tornerà ad essere rampante, il pupillo Leclerc avrà già passato lo stato di grazia.
Chiara Rainis