Brutta sorpresa per un collezionista i cimeli appartenuti a Senna. Rientrato a casa ha scoperto che i ladri avevano fatto razzia.
Passerà alla storia come uno dei furti risolti più velocemente di sempre. Vittima della spiacevole visita dei ladri è stato Claudio Giovannone, grande appassionato di automobilismo e soprattutto di Ayrton Senna, di cui possedeva moltissimo materiale.
Compresa la possibilità di rivendere tanti pezzi pregiati, i malviventi dopo essersi intrufolati nell’abitazione, una seconda casa situata a Isola d’Asti, hanno portato via tutto, nella fattispecie tute, bandiere autografate, modellini in scala delle monoposto guidate da Beco e numerosi oggetti da lui posseduti. Un bottino importante quello sottratto quantificato in un totale di 300.000 euro.
Assente dalla residenza da tempo a causa dell’emergenza sanitaria da Coronavirus, l’uomo era stato avvertito da alcuni vicini che avevano notato un’auto rossa aggirarsi nei paraggi ormai da diversi giorni. Giunto sul luogo in data 11 luglio il proprietario si è purtroppo trovato davanti alla fastidiosa scena (ndr. chi è stato derubato sa cosa significa).
In questo caso la sottrazione è stata ancora più beffarda in quanto tutti i memorabilia erano destinati ad eventi benefici essendo Giovannone un collaboratore dell’Istituto Ayrton Senna, fondato all’indomani della tragica scomparsa del tre volte campione del mondo d i F1 avvenuta l’1 maggio 1994 sul circuito di Imola, operativo in Brasile con l’obiettivo di offrire una possibilità ai bambini più poveri di scolarizzarsi e allontanarsi dalla strada.
Proprio con l’obiettivo di dare un contributo importante alla giusta causa, il tifoso aveva organizzato ad Asti una mostra in occasione del 25° anniversario della scomparsa del brasiliano.
Giunti sul luogo i carabinieri hanno notato una vettura del tutto identica a quella indicata dai testimoni che procedeva a fari spenti e proveniente da una strada sterrata. Malgrado un breve tentativo di fuga, i sospettati sono stati bloccati e posti in stato di fermo. Si tratta di un 30enne di Manduria e un 32enne di Rivoli. La merce, probabilmente destinata al riciclaggio, è stata ritrovata in località Canelli.
Chiara Rainis