Massimo Meregalli, team manager Yamaha, spiega il tipo di lavoro che va fatto con Valentino Rossi e Maverick Vinales nel weekend MotoGP in Andalusia.
La Yamaha ha messo sul podio due M1 nella prima gara MotoGP 2020 a Jerez. Una del team satellite Petronas SRT e una della squadra ufficiale Monster Energy. Grande soddisfazione per la casa di Iwata per la doppietta.
Nel team factory, però, c’è una situazione opposta nei due lati del box. Da una parte c’è un Maverick Vinales che in Andalusia è riuscito ad essere competitivo e a chiudere secondo la corsa. Dall’altra c’è un Valentino Rossi che ha faticato durante il weekend e che ha patito un ritiro per problemi tecnici domenica.
Meregalli sulla situazione Yamaha a Jerez
Massimo Meregalli ai microfoni di Sky Sport MotoGP ha parlato della situazione attuale nella squadra: «Abbiamo due tipi di lavoro da fare. Uno quello per Maverick, con il quale cercheremo di migliorare il migliorabile dato che lui potrebbe fare progressi nelle curve 4,7 e 8. Poi c’è l’incognita della gomma, abbiamo usato la soft anteriore in gara e ha avuto qualche limite. Cercheremo di lavorare con la dura, perché domenica ci saranno 40°».
Nel lato box di Vinales si parte da una buona base, invece in quella di Rossi c’è più necessità di effettuare interventi profondi. Il team manager Yamaha commenta: «Dalla sua parte ci sarà un po’ più da fare. Va capito il solito problema che lo affligge della durata della gomma. Proveremo qualcosa di più drastico».
Meregalli conferma che due propulsori sono stati mandati a Iwata per dei controlli dopo la scorsa gara a Jerez: «Non sappiamo ancora cosa sia successo. Comunque abbiamo avuto due problemi. Abbiamo deciso per motivi di sicurezza di spedire due motori in Giappone. I piloti hanno avvertito due cose differenti. A Vale si è accesa la spia rossa sul cruscotto e il motore si è ammutolito. Invece Maverick ha sentito rumori strani. Non sappiamo altro, ma comunque non ci aspettiamo problemi di affidabilità».