Andrea Dovizioso ha apportato modifiche positive alla sua Ducati GP20, ma non è ancora abbastanza per poter puntare alla vittoria a Jerez.
Andrea Dovizioso chiude la giornata di prove libere a Jerez de la Frontera al decimo posto, agguanta momentaneamente la Q2, ma non può adagiarsi sugli allori. Nonostante sia reduce dal terzo posto di domenica scorsa nella prima gara, sa che questo circuito non calza su misura per la Ducati. “Non è certo il nostro circuito migliore, ma se non guidi bene, non sarà sufficiente sui tracciati in cui puoi essere competitivo, perché il livello degli avversari è troppo alto. Ecco perché ci concentriamo su ciò che possiamo fare per ottenere il massimo dal nostro pacchetto”.
Ci sono ben sei piloti Ducati ognuno con il suo stile di guida, tranne Jack Miller (oggi il più veloce) ancora nessuno ha il futuro assicurato. A cominciare da Andrea Dovizioso il cui tavolo delle trattative per il rinnovo è in un’inspiegabile fase di stallo e non si riaprirà prima di fine agosto. Al termine di quel trittico dove la GP20 dovrebbe in teoria andare più veloce. Il Dovi ha focalizzato l’attenzione sui dettagli, in attesa di sferrare il time attack decisivo nella FP3. “Con le informazioni della gara abbiamo provato altre opzioni di assetto, siamo costretti a farlo, la MotoGP di oggi è così e ancora di più dopo una pausa di quattro mesi: tutti devono provare a migliorare al più presto”.
La GP20 non è stata in grado di lottare per la vittoria domenica scorsa, quindi alcuni cambiamenti sono d’obbligo. “Eravamo sul podio, ma non eravamo abbastanza veloci per lottare per la vittoria. Quindi, se vogliamo lottare per il titolo, dobbiamo migliorare la nostra velocità. Non possiamo rimanere fermi, anche se percorri lo stesso circuito nelle stesse condizioni”. I cambiamenti hanno dato qualche vantaggio, ma Andrea Dovizioso non è ancora totalmente soddisfatto. “Mi sento molto meglio durante la fase di frenata finale e all’ingresso in curva. Sto iniziando a guidare meglio, ma la curva non è ancora completa. Sono progressi, ma se osservi il ritmo degli avversari, non siamo ancora riusciti a raggiungere lo stesso livello. Quindi puoi vedere che Zarco ha tempi forti in una sessione, a volte Bagnaia e a volte Jack: la situazione non è ancora stabile”.
Il boss della Mercedes, Toto Wolff, aveva sentito un pilota esperto prima di scegliere di…
Il circus della F1 si è spostata a Las Vegas per la terzultima tappa del…
Jorge Martin avrebbe meritato di transitare nel team factory della Casa di Borgo Panigale, ma…
Lewis Hamilton è ormai pronto per sbarcare in Ferrari, ma a partire dal 2025 dovrà…
Il mondiale di F1 sbarca a Las Vegas e scoppiano subito le polemiche. La Red…
In top class ci sarà uno stravolgimento naturale dopo la caduta dal trono di Bagnaia.…