Per cercare di effettuare più gare possibili in un 2020 reso anomalo dall’emergenza Coronavirus la F1 ha lanciato una proposta assurda.
L’anno in corso avrebbe dovuto essere quello dei record con ben 22 GP in una sola stagione ed invece a causa del Covid-19 per poco, il Circus, non si è trovato con un pugno di mosche.
Costretto a rinunciare a tutte le trasferte oltreoceano e probabilmente anche quelle asiatiche, ha optato per privilegiare la vecchia e bistrattata Europea, portando addirittura a tre gli appuntamenti in Italia tra Monza, Mugello e Imola. Adesso però è emersa un’altra pazza idea che, speriamo noi, non venga realizzata. Per cercare di avvicinarsi il più possibile al numero di round inizialmente previsti la F1 avrebbe contattato i responsabili del tracciato di Silverstone proponendoli 12 repliche.
“Ci era stato domandato di ospitare la serie per due mesi interi”, ha affermato il direttore dell’impianto britannico Stuart Pringle a Motorsport.com.
Il Brasile non l’ha presa bene
Intanto, mentre si spera che la possibilità di cui sopra sia stata archiviata per sempre (sono già più che sufficienti due corse sulla stessa pista), dal Sud America si fa strada una polemica relativa alle recenti decisioni di FIA e Liberty Media, ovvero di saltare piè pari tutti gli eventi in programma nel Nuovo Continente. In particolare San Paolo non avrebbe gradito l’improvviso cambio di direzione con la cancellazione della manifestazione prevista a novembre. Come dichiarato dal promoter di Interlagos Tamas Rohonyi la notifica sarebbe giunta inaspettatamente via missiva.
“Prima di tutto questo annullamento non ci ha colti di sorpresa, ma ciò che non possiamo accettare è la motivazione, il ragionamento che sta alla base”, ha confidato a Motorsport.com. “Parlano del tasso di infezione del virus in Brasile, ma Se si guardano i dati della città e del Paese in base proporzionale rispetto all’Inghilterra, la situazione è decisamente migliore”.
“Se avessero consultato non solo la mia azienda, ma pure il governo locale avrebbero ricevuto un piano dettaglio e già esistente”, ha concluso visibilmente deluso dalla virata repentina della F1.
Chiara Rainis