Lo sconfortante avvio di campionato dell’Alfa Romeo ha lasciato tutti di sorpresa e ora da Hinwil attaccano velatamente la Ferrari.
Non si può certo dire che a Maranello ci sia qualcosa da celebrare in questo momento. Praticamente dai test invernali del Montmelo tutta l’acqua passata sotto i ponti è stata negativa. Tra l’immediata presa di coscienza della scarsa competitività della SF1000, il vergognoso caso Vettel e il tracollo in tutte e tre le gare finora disputate non fosse per il fortuito podio conquistato da Leclerc in Austria, il Cavallino ha rappresentato una delle grandi delusioni di questo inizio di mondiale 2020 stravolto dall’emergenza Coronavirus.
Ma siccome i guai non arrivano mai da soli e il peso degli errori spesso si estende a chi è vicino, ecco che il Biscione, ridotto a lottare in fondo al gruppo, come d’altronde l’altra cliente della Ferrari ossia la Haas, non ha nascosto il proprio disappunto per uno stato di forma di parecchio al di sotto delle attese.
“A Spielberg abbiamo portato un paio di aggiornamenti su cui stavamo lavorando nel periodo di Melbourne, ma ovviamente non sono stati sufficienti”, ha dichiarato ad Auto Hebdo il boss dell’Alfa Romeo Frederic Vasseur. “Il passo in corsa non era male, ma in qualifica è stato un disastro”.
Al grido di “niente panico”, il team con base in Svizzera si è auto-imposto una linea da seguire che vede al primo posto il rafforzamento nella sessione di qualifica dove l’handicap appare amplificato, però per il resto tutto appare un’incognita.
“Riprenderci ci porterà via tempo anche a causa del budget ristretto a disposizione”, ha poi avvisato il dirigente transalpino, preoccupato evidentemente per uno stato di cose allarmante.
Sulle ragioni di un passo del gambero tanto importante il 52enne non ha mostrato dubbi: “Per una parte non è colpa nostra”, ha concluso con un’evidente frecciata alla Rossa e al suo motore decisamente poco performante che difficilmente potrà dare cenni di vita a breve.
Chiara Rainis