Un secondo e un sesto posto: ventisei punti in due GP sono troppo pochi per Andrea Dovizioso. E il team manager Ducati, Davide Tardozzi, lo fa notare
Il podio ottenuto nel Gran Premio di Spagna di una settimana fa è stato evidentemente un’eccezione, frutto anche delle circostanze e dei ritiri altrui. Il sesto ottenuto ieri, nel GP dell’Andalusia, rappresenta invece una miglior rappresentazione delle storiche difficoltà di Andrea Dovizioso sulla pista di Jerez de la Frontera.
Difficoltà più del pilota che della sua Ducati, però, visto che un compagno di marca che stava andando forte, almeno prima dello sfortunato ritiro che lo ha privato incolpevolmente di un secondo posto, c’era: Pecco Bagnaia, incoronato dallo stesso Dovi come “il migliore a guidare la Desmosedici” in questo momento.
La delusione Ducati su Dovizioso
I dati raccolti dal giovane torinese possono essere d’aiuto anche come riferimento per il team ufficiale, ma il più esperto forlivese è tornato invece ieri in crisi, anche in virtù del grande caldo, con l’anteriore in percorrenza di curva. Il primo ad essere deluso è lui stesso, ma anche gli stessi vertici della Ducati, che continuano a mantenerlo a bagnomaria per quanto riguarda il rinnovo del contratto, non mancano di farglielo notare.
“Il pilota Ducati ufficiale lo decideremo solo dopo le gare di agosto”, precisa il team manager Davide Tardozzi ai microfoni di Sky Sport. “Ma per ora il risultato complessivo direi che è decisamente negativo. Quando c’è mancanza di risultati non è mai solo colpa di uno. Il pacchetto vince e il pacchetto perde. C’è sempre una componente di moto, di pilota e di squadra. C’è sempre un po’ di tutto. Ci aspettavamo qualcosa di più come punteggio da parte di Dovi, che sono assolutamente sicuro possa lottare per il Mondiale”.
I punti raccolti finora da Dovizioso sono solamente ventisei, troppo pochi anche per approfittare dell’assenza del solito avversario Marc Marquez. Ma ora arrivano le piste amiche della Rossa di Borgo Panigale: Brno e la doppietta di Zeltweg, dove finora è imbattuta da quando si corre in MotoGP. Andrea ha ancora tempo e modo per rifarsi. E dimostrare che la Ducati fa male a non fidarsi di lui.
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