Per l’istrionico patron della scuderia di F1 Jordan l’unica strada percorribile per Vettel è quella della pensione.
Di certo non è andato per il sottile. In pieno rispetto della sua personalità al limite Eddie Jordan ha in poche parole demolito Vettel e il suo blasone. Dato da alcuni in partenza per la Mercedes Rosa, alias la Racing Point, secondo il 72enne il ferrarista dovrebbe soltanto scegliere l’uscita dal Circus. Tutto questo per un semplice motivo: qualunque giovane sarebbe ormai in grado di batterlo.
“Sicuramente ingaggiare un quattro volte iridato può essere una bella mossa, ma c’è anche il rischio di distruggere una squadra, il budget, le entrate e la dinamica interna. E poi Sebastian sarà ancora in grado di tirare fuori il carisma e l’entusiasmo di un tempo? Considerata la sua età potrebbe essere pericoloso”, ha considerato il dublinese al podcast F1 Nation. “Personalmente nutro grandi dubbi. Ci sono moltissimi giovani che stanno bussando alla porta della F1”, ha poi sottolineando facendo l’esempio di Leclerc e di come a sorpresa sia stato immediatamente in grado di smontare il tedesco.
Vettel già nel dimenticatoio?
Forse perché suo connazionale, Timo Glock ha invece definito sbagliato l’atteggiamento tranchant che tutti stanno avendo nei confronti di Seb.
“Mi dispiace constatare che in tanti si sono dimenticati di ciò che ha fatto in passato”, ha affermato l’ex Toyota al podcast Konigspartie. “Addirittura nei primi anni in rosso era riuscito a riportare la Ferrari in posizioni da lotta per il titolo. Adesso invece vengono evidenziati solamente gli errori e ciò aggiunge inevitabilmente pressione”.
Se da un lato il 38enne ha ragione quando sostiene che nei confronti del #5 nessuno ha avuto pietà e tutti sono saltati sul carro del rampante Charles, dall’altro però dimentica che sul giudizio complessivo del suo operato pesano quei mondiali vinti con una Red Bull imprendibile. Un mezzo talmente superiore da aver dequalificato i risultati raggiunti alla sua guida.
Chiara Rainis