Marc Marquez non ci sarà a Brno, ma l’impressione è che questo secondo intervento poteva essere evitato grazie ad una maggiore prudenza.
Alla fine quello che tutti temevano è avvenuto, pur senza un nuovo incidente. I tempi di recupero per Marc Marquez si allungano e la colpa di tutto ciò sembra essere legata agli sforzi compiuti dallo spagnolo in questi ultimi giorni per provare un recupero lampo a Jerez.
Nel comunicato stampa diramato dalla Honda non si fa accenno alle possibili cause che avrebbero portato alle lesioni della piastra di titanio inserita nel braccio, ma dalle parole del dottor Mir che afferma che tutto ciò sarebbe dovuto: “Ad un accumulo di stress nell’area operata”, sembra chiaro che questo nuovo intervento sia dovuto proprio al rientro lampo di Marc a Jerez.
Non è un mistero, infatti, che ogni pilota che sale su una MotoGP è costretto a subire delle sollecitazioni sovrumane. I rider proprio per questo si allenano di continuo e cercano di avere una muscolatura sempre tonica, proprio per sopportare tutto questo. Va da sé quindi che la forzatura di Marquez, unita agli allenamenti svolti in questi ultimi giorni abbiano portato a questo brutto epilogo.
Ora il titolo è quasi impossibile
A questo punto viene da chiedersi se fosse davvero necessario forzare così tanto per tornare già nella seconda gara di Jerez. Certo la medicina in questi anni, con i piloti, non si è dimostrata proprio una scienza esatta, ma l’impressione è che se solo Marquez avesse portato un pochino più di pazienza forse domenica avrebbe corso a Brno.
Di certo non vogliamo puntare il dito contro lo spagnolo, che con i suoi 27 anni e la sua immensa generosità ha solo voluto regalarsi il sogno di un’impresa, ma chi gli sta vicino, in particolare la Honda, avrebbe potuto e dovuto cercare quantomeno di dissuadere Marc dal ritornare in moto così presto. A questo punto il Mondiale per il #93 diventa davvero qualcosa di quasi impossibile.
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Antonio Russo