A Stefan Bradl il difficile compito di sostituire Marc Marquez. Il tester tedesco non sale su una MotoGP dallo scorso febbraio.
Sarà Stefan Bradl a salire sulla Honda iridata di Marc Marquez. Un’impresa non facile per il collaudatore tedesco, lontano dalla RC213V da troppo tempo e avvisato senza troppo preavviso. HRC ha preferito non sostituire il suo campione a Jerez, così da concedergli la possibilità di provarci. Ma a Brno e in Austria avrà questo arduo compito. “Non mi sforzo troppo perché la prima cosa è tornare al ritmo e costruire una certa velocità e una certa base. Quindi vedremo come viene”.
L’importante è non commettere errori, sfruttare le libere per prendere ritmo e arrivare al traguardo. “Non sono sulla Honda di fabbrica da sei mesi, esattamente dal 4 febbraio. Quindi mi ci vogliono alcuni giorni o almeno un paio di giri per abituarmi di nuovo alla gara”.
Di certo Stefan Bradl non vuole essere l’ultimo dei piloti Honda. “Questo sarebbe l’approccio sbagliato adesso, perché ho la minima preparazione. Ok, sono fisicamente in forma, ma non ho alcuna esperienza pratica su una moto – ha spiegato a Speedweek.com -. Gli altri sono molto più avanti in termini di velocità di base, anche se alcuni dei miei colleghi sono infortunati”. Il riferimento è a Cal Crutchlow, operato all’indomani della prima gara a Jerez. Ma il britannico ha stretto i denti, si è fermato persino al box nel finale a causa del dolore, rientrando in pista e chiudendo in zona punti.
Per Stefan Bradl l’obiettivo sarà finire nei primi 15 e portare a casa qualche punto. “venerdì vedremo quanto sarà veloce il mio ritmo. “Il mio obiettivo? I punti sarebbero benvenuti. Non so se sono il pilota Honda migliore o peggiore. Non è particolarmente importante”.