Fabio Quartararo ora che è in vetta al Mondiale di MotoGP ha raccontato uno dei momenti più brutti della sua carriera in Argentina nel 2018.
Fabio Quartararo è uno dei piloti più in voga del momento, con l’assenza di Marquez infatti ha subito raccolto il testimone dallo spagnolo vincendo, dominando, le prime due gare del campionato. Il francese è primo nel Mondiale e a Brno punta a mettere insieme una storica tripletta.
Durante la conferenza stampa pre-gara, il rider francese ha così presentato il prossimo weekend a Brno: “Naturalmente credo che Jerez fosse un po’ meglio per noi, ma la Yamaha in generale si comporta bene su tutti i tracciati. Certo è vero che qui ci sono tanti rettilinei in salita, ci manca un pochino di potenza, ma non si può avere tutto. La mentalità è sempre quella di lavorare e puntare al massimo. Dopo una vittoria si festeggia comunque però è stato difficile perché tornato a casa ho dovuto indossare comunque la mascherina, non ho potuto dare un bacio a mia mamma, è un po’ strano. C’è stato abbastanza stress”.
Quartararo: “Ho fatto della psicoterapia”
Quartararo ha poi raccontato cosa ha influito nel suo approccio positivo alla MotoGP: “Quando sono arrivato in MotoGP mi sono sentito subito bene. Anche l’atmosfera generale di una maggiore professionalità mi è piaciuta subito. All’inizio del 2019 mi hanno insegnato tante cose e nei test in Qatar ho sviluppato un buon feeling. C’è qualche problema in più con le gomme e le mappature. In ogni caso le gomme sono migliori di quelle della Moto2 e questo mi ha permesso di adattarmi più velocemente”.
La carriera del pilota francese però non è stata tutta rosa e fiore, anzi c’è stato un momento in cui Fabio si è ritrovato vicino addirittura a smettere di correre dopo una serie di pessimi risultati che avevano minato la sua fama di predestinato.
Quartararo ha infatti così raccontato: “In Argentina, nel 2018 ero in 28a posizione in qualifica e lì mi sono chiesto cosa stessi facendo. Da quel momento ho cambiato completamente il modo di pensare. Ho fatto anche un po’ di psicoterapia e abbiamo cominciato a fare dei passi in avanti. Quello è stato uno dei peggiori momenti della mia vita, ma mi ha aiutato ad arrivare dove sono ora. Ero preoccupato naturalmente, ma mi ha aiutato a fare quel salto verso la MotoGP“.
Antonio Russo