Caos Ducati: la moto più veloce è quella dell’anno scorso. E Dovi è in crisi

A Brno la migliore delle Ducati è stata quella 2019 di Johann Zarco, ora candidato al team ufficiale. E Dovizioso resta indietro per colpa delle gomme

Andrea Dovizioso sulla griglia di partenza del Gran Premio della Repubblica Ceca di MotoGP 2020 a Brno (Foto Dorna)
Andrea Dovizioso sulla griglia di partenza del Gran Premio della Repubblica Ceca di MotoGP 2020 a Brno (Foto Dorna)

A dare la misura della situazione caotica che regna in casa Ducati è un dato su tutti. Ieri, al Gran Premio della Repubblica Ceca a Brno, la Desmosedici giunta più avanti in classifica è stata quella di Johann Zarco. Peccato che fosse il modello dell’anno scorso, per giunta affidato al più modesto dei team satellite, la Avintia.

Qualcosa non va, insomma. Jack Miller, che ha già in tasca la promozione alla squadra ufficiale per la prossima stagione, è giunto nono, beccandosi nove secondi di ritardo da Zarco (che sarebbero stati anche di più senza la controversa penalità per il contatto con Pol Espargarò). Andrea Dovizioso addirittura undicesimo.

Dovizioso non capisce le gomme

E se i risultati agrodolci che Desmodovi aveva incassato a Jerez de la Frontera erano tutto sommato giustificabili con un tracciato che la Rossa non aveva mai digerito, questa debacle è davvero inaccettabile. Specialmente per un pilota che, dopo tre titoli consecutivi di vicecampione del mondo, quest’anno ha la chance irripetibile di puntare al Mondiale in assenza di Marc Marquez.

“Siamo arrivati qui pensando di spaccare il c… a tutti e siamo arrivati undicesimi”, sintetizza il pilota forlivese. Il problema principale sono le nuove gomme Michelin, con cui la Ducati non ha ancora trovato la giusta quadra, che anzi la costringono ad utilizzare assetti differenti e la rendono nervosa, addirittura inguidabile per Andrea.

Zarco punta alla Ducati ufficiale

“Devo studiare i dati e cercare di capire”, ammette Dovizioso. “Non sono un tipo che accampa scuse, ma basta leggere i numeri per scoprire quante volte blocco l’anteriore”. E poi, oltre alla componente tecnica, c’è anche il lato umano a spiegare questa crisi di Dovizioso: l’incertezza sul futuro, le trattative per il rinnovo che si complicano, la sensazione di sempre maggior sfiducia che respira dai vertici di Borgo Panigale.

Il weekend che avrebbe dovuto segnare la sua riscossa si è trasformato invece in quello della potenziale rottura definitiva tra Dovizioso e la Ducati. Al suo posto potrebbe tornare Jorge Lorenzo o salire Pecco Bagnaia, per il quale però la strada ora si complica per colpa dell’infortunio. Ma, da ieri, anche Johann Zarco è un inevitabile candidato al posto sulla Rossa ufficiale. “Questo podio mi aiuterà per il futuro”, spiega il francese. “Sono felice di aver guadagnato punti nella testa di chi decide e spero di meritarmi qualcosa di buono”.

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Johann Zarco sulla Ducati Avintia nel Gran Premio della Repubblica Ceca di MotoGP 2020 a Brno (Foto Dorna)
Johann Zarco sulla Ducati Avintia nel Gran Premio della Repubblica Ceca di MotoGP 2020 a Brno (Foto Dorna)
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