Paolo Ciabatti: “Sanzione a Zarco ingiusta, era da 2° posto”

Paolo Ciabatti ritiene ingiusta la sanzione inflitta a Johann Zarco dopo il contatto avvenuto in curva 1 con Pol Espargarò.

Paolo Ciabatti (Foto Ducati)
Paolo Ciabatti (Foto Ducati)

La Ducati non era d’accordo con la decisione della Direzione di Gara che ha influito un long lap penalty a Johann Zarco, quando in curva 1, nel corso del decimo giro, ha toccato Pol Espargarò costringendolo alla caduta e a dire addio alle speranze di podio. Un incidente che lascia discutere e che ha visto voci critiche e favorevoli per la scelta della sanzione, ma in Ducati non cordano.

A loro dire la KTM del pilota catalano, dopo essere andata lunga ha tentato di recuperare trovando Johann Zarco che ha semplicemente seguito la sua traiettoria. Di questa tesi anche l’ex campione Casey Stoner che sui social ha criticato la Race Direction. Paolo Ciabatti ringrazia l’australiano e rimarca: “Secondo noi è stata una decisione totalmente sbagliata da parte della Direzione di Gara. Pol Espargaró ha commesso un errore. Era alla prima curva dopo che i piloti hanno tagliato la linea di partenza e hanno visto un pit board. Quindi sapeva che Zarco era 0 secondi dietro di lui. Ha sbagliato, alla fine è andato lungo e Zarco è rientrato, sulla sua traiettoria normale. Se un pilota va lontano e poi ritorna sulla normale traiettoria, dovrebbe guardarsi intorno perché non è solo sul circuito”.

Un secondo posto mancato

Per fortuna Johann Zarco non ha perso posizioni e la conquista del podio non è sfumata. Probabilmente senza il penalty avrebbe lottato per il secondo gradino del podio. Paolo Ciabatti ritiene inoltre che fosse Pol Espargarò a meritare la sanzione. “Non si capisce dove sia stato l’errore di Zarco. Era sulla sua traiettoria, era dentro e non poteva frenare perché era in piega. Espargaró è tornato in linea ed è arrivato. Dal nostro punto di vista, Espargaró ha commesso l’errore e avrebbe dovuto essere punito, non Zarco, che ha fatto una gara fantastica e sarebbe arrivato secondo”.

Il direttore sportivo di Ducati Corse è andato subito a parlare con i rappresentanti IRTA in pit lane, che però sono solo degli intermediari fra i team e il Pannello Stewards FIM MotoGP diretto da Freddie Spencer. “Ci è stato detto solo dall’IRTA che era così e che avrebbero dovuto mostrare al pilota la bandiera nera se non avesse eseguito la penalità. L’IRTA ha solo un’attività di consegna qui”.

Gestione cookie