Cosa succederà ora? Niente, sostanzialmente, in quanto tutto verrà trascinato in avanti, e la RP20, considerata per il momento parzialmente illegale, continuerà a correre uguale a sé stessa.
Ricordiamo che Williams e McLaren hanno deciso di non unirsi al coro di protesta avendo legami con la Mercedes, mentre Ferrari, Renault e Red Bull sarebbero più determinate che mai a far punire in maniera esemplare la futura Aston Martin, ma altresì i tedeschi, rei di aver ceduto i propri progetti e di aver dato vita a due doppioni della vettura 2019.
Chiara Rainis