Partita bene nella prima sessione di prove libere, la Ferrari ha di nuovo arrancato nell’FP2. Vettel sempre in difficoltà.
Anche se dal reparto tecnico avevano già messo le mani avanti sulle novità applicate alla SF1000 in Spagna, sostenendo che si trattava soltanto di accorgimenti per far fronte al caldo del Montmelo, la Rossa che si è vista nella giornata inaugurale del weekend iberico ha dapprima illuso e poi deluso.
E’ vero, già al mattino il distacco dalle due Mercedes era già superiore al secondo, ma quella scritta Charles Leclerc e Sebastian Vettel vicina rispettivamente alla posizione 4 e 5 della classifica finale, aveva fatto ipotizzare uno scenario diverso, un po’ meno traumatico di quello che la Ferrari ci ha regalato da inizio campionato. Ed invece al pomeriggio la scena è stata quella abituale. Il monegasco soltanto 6° a 1″2 dal leader Hamilton e il tedesco addirittura 12° a 1″5.
Un gap davvero preoccupante mostrato dalla scuderia del Cavallino nel confronto con quella che fino a pochi mesi fa era la sua diretta rivale. E’ chiaro che ormai, si tratta soltanto un ricordo, e che sicuramente la Red Bull ha compiuto il sorpasso, ma non solo lei. Oltre alla Racing Point, oggi leggermente in ombra, pure la Renault pare più in forma dell’equipe di Maranello. E che dire della Haas che con Romain Grosjean ha chiuso il venerdì davanti al Predestinato.
Le batoste psicologiche sono dunque destinate a proseguire per la compagnie modenese, soprattutto per quanto riguarda Seb. Per qualche motivo, al di là dello scarso adattamento alla monoposto, il campione di Heppenheim non riesce più a dare vita ad una prestazione regolare e costante e continua a patire il #16, diventato il cocco di casa e sicuramente favorito. Sebbene sia presto per dare giudizi, da questo primo assaggio di fine settimana, si capisce che pur disponendo di un telaio nuovo, per il #5 in Catalunya presenterà un altro calvario.
Chiara Rainis