Jack Miller in Austria per provare a centrare un podio. Da futuro pilota Ducati factory inizia a sentire la pressione.
4° posto, ritiro e 9° posto: inizia così la stagione 2020 di Jack Miller, il pilota designato per il team Ducati factory dal prossimo anno. In Austria l’australiano vuole archiviare le ultime due opache prestazioni in sella alla Desmosedici GP20, dopo aver studiato le telemetrie: “Ovviamente abbiamo avuto tempo per esaminare i dati. La Ducati ha fatto molti confronti. Ci sono stati confronti da un lato con Zarco e confronti con la gara dell’anno precedente. Conosciamo i problemi e sappiamo anche dove abbiamo perso”.
Al Red Bull Ring si potrà contare su un layout favorevole alle Rosse e su un asfalto nuovo che garantirà una buona presa, anche se le previsioni meteo si preannunciano difficili. “I problemi sono nati dal fatto che non siamo riusciti a mantenere l’appoggio e la stabilità per poter girare la moto. La motivazione c’è, al momento ho anche delle pressioni sulle spalle. Abbiamo bisogno di un podio”, confessa il pilota del team Pramac Racing. “Spielberg è una pista su cui non ottengo i migliori risultati. Ma stavo lottando per il podio nel 2019 quando sono caduto”.
La pioggia potrebbe annullare il vantaggio Ducati in termini di top speed sui rettilinei e le previsioni annunciano acqua in entrambi i week-end. “Se dovremmo guidare qui a 300 km/h, allora non è la pista più sicura. Le condizioni di bagnato non sono decisamente ideali – prosegue Jack Miller -. Se perdi la moto prima della curva 3 andrai a sbattere contro il muro. Ne parleremo di sicuro in Commissione Sicurezza… Il temporale è arrivato qui giovedì, nel pomeriggio ha incalzato. C’era sole tutto il giorno prima. Non è sicuramente un posto facile qui quando piove e sembra che almeno un giorno sarà bagnato”.